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"Traviata", il Carlo Felice di Genova si prepara a varare il
nuovo titolo della stagione lirica che si legherà a due
appuntamenti sinfonici, il tutto affidato alla bacchetta del
direttore emerito del Teatro genovese, Donato Renzetti. Questa
mattina, dunque, nel foyer del Carlo Felice presentazione di
"Andrea Chenier" di Umberto Giordano (in scena dal 6 febbraio) e
i due appuntamenti sinfonici dell'8 e del 14 febbraio.
All'incontro sono intervenuti con il sovrintendente Claudio
Orazi e il direttore artistico Pierangelo Conte, Barbara Grosso,
delegata dal Comune, il direttore d'orchestra Donato Renzetti,
il regista Pier Francesco Maestrini e quasi tutto il cast che
vede nei due ruoli principali Fabio Sartori (Andrea Chénier) e
Maria Josè Siri (Maddalena di Coigny). Grosso ha sottolineato il
ruolo sempre più rilevante che il Carlo Felice sta assumendo nel
contesto culturale non solo italiano e ha lodato la presenza
massiccia dei giovani. A questo proposito Orazi ha voluto
sottolineare la scelta del Teatro di aprire gli spettacoli
inaugurali alle scuole, andando anche contro il parere di un
revisore dei conti che aveva assunto una posizione contraria.
Pierangelo Conte, oltre a presentare il cast, ha ricordato che
il 1896 vide la nascita del capolavoro di Giordano e della
Bohème di Puccini a dimostrazione della vitalità del teatro
italiano di fine Ottocento. Schoenberg, ha detto, sul leggio del
pianoforte aveva le opere di Puccini il che evidenzia la
modernità del linguaggio dei nostri autori del tempo: lo stesso
Giordano, pur non uscendo dalla tonalità, viveva le tensioni
musicali che si respiravano a livello europeo. Questo spiega la
scelta del Teatro nella formulazione dei programmi dei due
concerti legati all'opera: l'8 febbraio gli autori coinvolti
saranno Schoenberg e Rimskij Korsakov, il 14 Brahms e
Sostakovic. Donato Renzetti si è soffermato sulle difficoltà
della partitura operistica che presenta grandi scene corali,
mentre il regista Maestrini ha ricordato che l'opera di Giordano
è stata l'ultima in cui ha lavorato come assistente di suo padre
Carlo, un regista molto legato al Carlo Felice prima e al
Margherita poi, con assidue presenze dal 1954 al 1985. Una
curiosità: nel passato artistico di Renzetti, percussionista
alla Scala prima che direttore d'orchestra, c'è anche una
partecipazione al Festival di Sanremo: era il 1971 e lui cantava
nel leggendario 'Quattro più Quattro' di Nora Orlandi.
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