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Teatro, successo per la fragilità di Edipo Re al Chiesa a Genova

Teatro, successo per la fragilità di Edipo Re al Chiesa a Genova

In scena da ieri con la regia di Andrea De Rosa

GENOVA, 22 gennaio 2025, 09:57

Redazione ANSA

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Applausi ieri sera al Teatro Ivo Chiesa di Genova per "Edipo Re" di Sofocle. Lo spettacolo, coprodotto dal Teatro Nazionale con vari teatri italiani, porta la firma del regista Andrea De Rosa che ne ha curato anche l'adattamento basandosi sulla traduzione di Fabrizio Sinisi. La tragedia si incentra sulla fragilità dell'uomo di fronte al destino, sullo scontro fra l'inesorabilità del destino e la libertà dell'individuo: anche un re potente e idolatrato può cadere sotto il peso di una maledizione.
    De Rosa, nel ridurre e condensare lo splendido testo di Sofocle, ha puntato sul rapporto fra Edipo e Apollo; non a caso, ha spiegato lo stesso regista, un unico attore veste i panni del dio e di Tiresia, il suo "portavoce". Apollo diventa il destinatario di una supplica nella quale Sinisi non ricorre ai termini normalmente usati per il dio (solare, aggraziato), ma lo immagina "vendicativo, obliquo, ambiguo, sanguinario". Ed è quanto rivela l'oracolo che determina il repentino mutamento del destino di Edipo, prima osannato come salvatore di Tebe e poi costretto all'esilio dopo la doppia scoperta di essere il figlio abbandonato del re Laio e di esserne stato l'inconsapevole assassino.
    In una scena spoglia con microfoni montati su strutture trasparenti e mobili, agiscono i personaggi e il coro rappresentato da due attrici (Francesca Cutolo e Francesca Della Monica) alle quali è affidato il canto, ora nenia dolorosa, ora grido acuto, espressione del lamento di Tebe devastata dalla peste. Bravi gli attori: Marco Foschi ha vestito i panni di Edipo, Roberto Latini si è diviso fra Tiresia e Apollo, Frédérique Loliée ha ricoperto il ruolo di Giocasta e infine Fabio Pasquini ha dato voce a Creonte. Repliche fino a domenica prossima.
   

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