Armati di mazze e coltelli, vestiti di nero e incappucciati, sono arrivati in massa davanti a un pub del rione Monti, nel cuore di Roma, dove era radunato un gruppo di circa settanta tifosi spagnoli del Real Sociedad in trasferta per assistere alla partita di stasera all'Olimpico contro la Lazio.
In pochi istanti è scattata l'aggressione. Scene di guerriglia urbana nella tarda serata di ieri nella Capitale alla vigilia del match di Europa League. Fumogeni e bombe carta esplose tra i palazzi, tavoli e sedie lanciati, botte e coltellate. Gli spagnoli sono stati letteralmente rincorsi per le vie del rione.
In alcuni video girati da residenti, e diventati virali, si sente anche qualcuno urlare: "Ammazziamo tutti". Già nel 2019 il rione al centro di Roma fu teatro di scontri tra ultrà della Lazio e tifosi del Siviglia con alcuni supporter spagnoli accoltellati.
Il bilancio è di nove feriti fra i supporter spagnoli, fra cui tre accoltellati. Il più grave è un 23enne ricoverato in prognosi riservata. Altri due ne avranno per 30 e 12 giorni. Per gli investigatori i responsabili, circa ottanta persone, sarebbero riconducibili ad ambienti degli ultras biancocelesti.
Alla base degli scontri non solo una rivalità calcistica, ma anche politica. Nella tifoseria biancoceleste, infatti, ci sono gruppi più orientati a destra mentre i tifosi del Real Sociedad sono considerati vicini alla sinistra.
La guerriglia è durata alcuni minuti e ha terrorizzato il quartiere. I locali vicini hanno abbassato le serrande e gli abitanti si sono chiusi in casa. "Ho visto un fiume di persone vestite di nero, con passamontagna e mazze in mano, mi sembravano manganelli - racconta Franca - E' stata un'imboscata. Mia figlia era spaventatissima, pensava fosse scoppiata la guerra. Ci siamo chiuse in casa".
D'accordo Giuseppe, che abita proprio nella palazzina di fronte al pub: "Sono stati 5 minuti di fuoco" dice.
E nel locale stamattina si è fatta anche la conta dei danni che, secondo i gestori, ammonterebbe a circa mille euro, tra tavolini e sedie rotte all'esterno e una vetrina infranta con una pietra.
"Abbiamo soccorso un ragazzo spagnolo - racconta Fabio Zecchino, uno dei titolari - Lo abbiamo fatto entrare nel pub, aveva ferite da coltellate alla schiena. Abbiamo chiamato l'ambulanza ma la polizia è arrivata subito". Di ieri sera ricorda che all'esterno, sulla scalinata che porta a via Cavour, c'erano circa cinquanta tifosi spagnoli.
"Erano tranquilli - dice - Poi sono stati aggrediti e ci siamo chiusi dentro". Accanto a lui il socio Micheal Burns che non ha dubbi: "Non sono stati colti di sorpresa, erano pronti. Secondo me avevano appuntamento. Si guardavano attorno, ogni tanto coprivano la faccia - dice - come se aspettassero qualcosa. Erano tutti vestiti di nero".
Intanto le indagini vanno avanti per risalire ai responsabili.
Ieri la polizia ha identificato alcune persone nei pressi del luogo dell'aggressione e sequestrato mazze, coltelli, catene e altro materiale usato nel raid. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere. Nelle prossime ore è attesa una prima informativa in Procura. Mentre è massima l'attenzione per il match di stasera.
E l'episodio è stato duramente condannato dal sindaco Roberto Gualtieri che parla di immagini "vergognose e inaccettabili".
"Roma - prosegue - rigetta con forza queste scene di violenza folle che offendono la città, i suoi cittadini e lo spirito dello sport". E anche la Lazio sottolinea di "condannare ogni forma di violenza", offrendo alle autorità "la massima collaborazione". Inoltre, nel caso fosse accertato il coinvolgimento di appartenenti alla propria tifoseria, il club assicura la volontà di agire "duramente applicando le più rigide misure".
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