Si è concluso
l'incoming dei sommelier stellati nei Colli Orientali del
Friuli, promosso dal Consorzio Friuli Colli Orientali e
Ramandolo con il divulgatore enoico Francesco Saverio Russo.
L'iniziativa ha coinvolto cinque sommelier di prestigiosi
ristoranti italiani e internazionali, offrendo loro
un'esperienza immersiva alla scoperta del territorio e delle sue
peculiarità.
Attraverso degustazioni guidate e focus su vitigni autoctoni
come Pignolo, Ribolla Gialla e Refosco dal Peduncolo Rosso, i
professionisti hanno approfondito la conoscenza di un'area
vitivinicola sempre più apprezzata. Tra i vini che più hanno
colpito, lo Schioppettino, definito "contemporaneo e
sorprendente", Cabernet Franc, "valida alternativa alle grandi
espressioni mondiali", e Friulano, "miglior interprete del
territorio".
"L'obiettivo - hanno spiegato Matteo Bellotto e Francesco
Scalettaris, consulenti per la comunicazione del Consorzio - non
è solo promuovere i nostri vini, ma anche capire come vengono
percepiti da sommelier di alto livello, il cui ruolo è
determinante nelle scelte dei clienti nei ristoranti di fascia
alta".
I sommelier presenti erano: Riccardo Polo (consulente per i
migliori ristoranti stellati italiani), Lorenzo Scapecchi
(titolare e sommelier del ristorante Terramira,1* Michelin a
Capolona, Arezzo); Lorenzo Milazzo (maître e sommelier
dell'Osteria Grande, Arezzo), Matteo Magnapane (wine expert,
sommelier e maître di sala del Cavallino Alato Osimo, Ancona),
Irene Annie Ravera (wine buyer e head sommelier de La Reserve
Eden au Lac Zurich, Svizzera) e Chiara Graziani, sommelier e
Floor Manager del Geranium (3* Michelin, World's 50 Best
Restaurants 2022) a Copenaghen, appena riconosciuta "Miglior
Sommelier 2025" dalla guida Identità Golose. Quest'ultima ha
evidenziato la ricchezza e la versatilità dei vini locali,
sottolineando l'importanza della collaborazione tra produttori e
professionisti del settore per rafforzare la presenza del Fvg
nei mercati internazionali.
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