"Immobiliaristi" e "avventurieri".
Le Segreterie Territoriali di Fim Fiom Uilm Ugl e la RSU Flex
non usano mezzi termini per criticare la "scellerata ipotesi"
enunciata stamani dalla AdriaTronics (ex Flex) in merito alla
richiesta di un contratto di solidarietà per scongiurare la
vendita degli immobili. I sindacati hanno contestualmente
chiesto "la convocazione immediata del tavolo" al Mimit "per far
luce sui reali intendimenti della società che, se non dovessero
portare ad una cessione del sito ad un soggetto accreditato,
veda le Istituzioni mettere in campo tutti gli strumenti per
mandare via questa proprietà". Da "parte nostra - prosegue il
comunicato - saremo pronti ad attuare il presidio permanente ai
cancelli, così come dichiarato nella conferenza stampa di pochi
giorni fa".
I sindacati ricordano che all'ultimo incontro ministeriale
"l'avvallo alla disponibilità relativamente alla concessione
degli ammortizzatori sociali era stato subordinato ad un preciso
impegno da parte di AdriaTronics nel condividere un percorso di
cessione del sito ad un soggetto terzo, titolato a
sviluppare un piano industriale in grado di garantire
occupazione e sviluppo industriale. Impegno - tengono a
precisare - ribadito solo a voce. AdriaTronics si è sottratta
dal sottoscrivere il verbale della riunione che registrava le
posizioni espresse al tavolo e gli impegni presi da tutte le
parti. Detto questo, la nota diramata oggi dall'azienda,
rappresenta un fatto gravissimo", concludono.
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