La digitalizzazione nella
tracciabilità dei rifiuti è una sfida cruciale per le aziende
italiane: è quanto emerso dal seminario "Rentri" sul nuovo
registro nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, organizzato
da Confindustria Alto Adriatico, in Fiera, e andato tutto
esaurito. Un'elevata affluenza che ha confermato il forte
interesse delle aziende per il nuovo registro elettronico
nazionale, che diventerà operativo dal 13 febbraio.
Il presidente, Michelangelo Agrusti, ha evidenziato come
questo cambiamento richieda una profonda riorganizzazione del
settore, coinvolgendo sia le aziende produttrici che quelle
della raccolta. "Un cambio di passo importante", ha
sottolineato, che pur manifestando un certo scetticismo sulla
completa eliminazione del cartaceo, ha definito il processo "un
atto di fede che impone alle aziende di attrezzarsi in maniera
adeguata, seppur gradualmente".
Sul fronte dell'alfabetizzazione digitale, il presidente ha
detto di essere fiducioso riguardo al settore privato, già
sufficientemente digitalizzato, esprimendo invece preoccupazione
per la pubblica amministrazione, ancora fortemente legata alla
documentazione cartacea. Centrale nel processo di transizione
sarà il ruolo dei giovani, «portatori di una cultura digitale
nativa, chiamati a colmare il divario generazionale sia nelle
fabbriche sia negli uffici pubblici".
Il convegno sarà replicato a Trieste, il 24 gennaio, all'Area
Science Park.
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