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Arte contemporanea in Sudafrica, dal continente al mondo

Arte contemporanea in Sudafrica, dal continente al mondo

Il vivace scenario culturale tra gallerie, musei e art hotel

CITTÀ DEL CAPO, 24 marzo 2025, 18:36

Redazione ANSA

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(di Ida Bini) Koyo Kouoh, direttrice dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa di Città del Capo, è la curatrice della Biennale di Venezia 2026, la prima donna africana a dirigere il prestigioso evento artistico. L'incarico segna un passo importante per l'arte contemporanea del Paese che sta vivendo un periodo di grande vivacità. Con progetti pionieristici come la mostra 'When We See Us. A Century of Black Figuration in Painting', la curatrice Kouoh ha saputo esplorare le complesse identità dell'arte africana, contribuendo a ridefinirne la comprensione in un contesto internazionale. La sua visione di inclusività, diversità e innovazione rafforza il ruolo centrale del Sudafrica nella scena culturale mondiale, che esplora la ricca diversità del Paese e delle sue comunità. Il museo che dirige, situato nel cuore del V&A Waterfront di Città del Capo, è uno dei principali d'arte contemporanea di tutto il continente africano; oltre alla permanente e a una curata selezione di esposizioni temporanee, ospita il Bmw Centre for Art Education, per attività didattiche, e l'Atelier, uno spazio dedicato gli artisti emergenti. Il museo, inoltre, si distingue per la sua missione orientata a sostenere i diritti umani e la libertà di espressione. Quest'anno 3 sono le mostre da non perdere: 'One Must Be Seated', la personale dell'artista ghanese-americana Rita Mawuena Benissan, che rientra in un ciclo dedicato ad artisti africani in cui si celebrano i simboli Akan attraverso arazzi, sculture, fotografie e video, reinterpretando questi oggetti con materiali contemporanei; la mostra è aperta fino al 5 ottobre. 'Understudies', fino al 25 maggio, è la prima grande mostra personale in Sudafrica di Nolan Oswald Dennis, con opere che interrogano il rapporto con la terra e l'autorità, utilizzando tecniche geologiche e cosmologiche. Infine, fino al 20 luglio, 'The Other Side of Now' dell'artista vietnamita-americano Tuan Andrew Nguyen dà spazio alle voci silenziate della storia vietnamita, senegalese e marocchina attraverso film e sculture. Grazie all'impegno del museo l'arte sudafricana continua ad affermarsi anche sulla scena internazionale con artisti come Mandla Sibeko, direttore di Fnb Art Joburg, la più longeva fiera d'arte sudafricana, ed Esther Mahlangu, nota per aver reinterpretato le decorazioni murali tradizionali su supporti non convenzionali come automobili, ceramiche e oggetti quotidiani. Tante le gallerie e i musei nelle 9 province del Sudafrica: a Città del Capo, Christopher Moller Gallery offre in un'elegante casa vittoriana un ambiente dove creatività e riflessione si incontrano; Kalashnikovv Gallery collabora con artisti emergenti e affermati e Under The Aegis esplora l'identità africana attraverso mostre come 'Bodyland', creando connessioni tra artisti e collezionisti.
    Alcune gallerie vantano più sedi, come la Everard Read, la più antica in Africa, ancora oggi riconosciuta come polo internazionale dell'arte a Città del Capo, Franschhoek e a Johannesburg, o la Stevenson Gallery a Città del Capo e a Johannesburg, oggi diretta da Federica Angelucci, che ha scelto di rappresentare artisti come Zanele Muholi, nota per il suo lavoro sull'identità queer, e Penny Siopis, che tratta temi come trauma e memoria. Con l'apertura di una nuova sede ad Amsterdam, la galleria riconferma la propria promozione dell'arte contemporanea africana nel mondo. Infine, nel quartiere hype di Rosebank, a Johannesburg, BKhz si distingue per la promozione di talenti emergenti. La Goodman Gallery, fondata nel 1966 a Johannesburg, si è sempre distinta per il suo impegno politico e sociale, anche durante l'apartheid. Oggi, con sedi a Città del Capo, Londra e New York, la galleria continua a promuovere temi come l'identità, la giustizia sociale e la crisi ambientale attraverso linguaggi artistici diversi. Vicino a Johannesburg, il Nirox Sculpture Park è un esempio straordinario di come l'arte possa dialogare con la natura: lo spazio ospita una collezione permanente di sculture all'aperto realizzate da artisti internazionali e sudafricani, a cui si aggiungono mostre temporanee e residenze artistiche per opere site-specific. Tra gli spazi più innovativi, The Manor è molto più di una galleria, tanto che il National Geographic l'ha inserito tra le migliori 20 destinazioni culturali al mondo: fondato dal fotografo sudafricano Trevor Stuurman al 44 Stanley avenue di Johannesburg, comprende uno spazio espositivo e un concept store. In Sudafrica si trovano anche splendidi hotel, che sono spazi espositivi. A Città del Capo, Ellerman House è un esempio emblematico di arte e ospitalità: la sua collezione, che include opere di artisti sudafricani contemporanei, è stata curata con l'intento di raccontare la storia e il Paese. Karoo Art Hotel, alle porte del deserto del Karoo, spazia tra pittura, scultura e fotografia e funge anche da residenza artistica. Infine, la collezione d'arte dello storico Saxon Hotel di Johannesburg, famoso per aver ospitato Nelson Mandela quando uscì dalla prigione e recentemente rinnovato, espone opere di artisti locali o internazionali con un particolare legame con il Sudafrica, tra cui Hilton Edwards, Marcel Greyling e Titia Ballot.
   

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