Sono 16 i formaggi certificati di
Afidop, Associazione Formaggi Italiani Dop e Igp portabandiera
della tradizione casearia italiana nello spazio espositivo del
Masaf alla manifestazione 'Agricoltura È', in occasione
dell'anniversario dei Trattati di Roma. Assaggi liberi per il
pubblico per un viaggio sensoriale alla scoperta di
denominazioni che uniscono il Nord e il Sud d'Italia.
Un'occasione per ribadire la centralità del settore primario e
dell'agroalimentare Made in Italy. L'Italia ha una posizione di
rilievo nell'ambito del settore lattiero caseario europeo: con
58 denominazioni è il maggior Paese produttore di formaggi Dop e
dal 2019 è ininterrottamente sul gradino più alto del podio a
valore tra gli esportatori europei di formaggi (al secondo posto
per i volumi, preceduta solo dalla Germania).
"I Trattati di Roma - spiega il presidente Afidop, Antonio
Auricchio - hanno aperto la strada a un mercato comune che ha
permesso ai nostri formaggi Dop e Igp di diventare un settore
traino del Made in Italy, prima voce della Dop economy italiana.
La collaborazione con l'Ue è essenziale per garantire adeguate
garanzie di tutela da concorrenza sleale e protezione da
fenomeni come l' italian sounding e da strumenti fuorvianti per
i consumatori, come il sistema di etichettatura a semaforo
Nutriscore". Secondo stime di Afidop, le esportazioni delle
denominazioni italiane nel mondo nel 2004 sono state di quasi
300mila tonnellate, per un valore di circa 3 miliardi di euro.
Un risultato raggiunto grazie anche al lavoro della Commissione
Europea che negli ultimi decenni ha siglato accordi di libero
scambio strategico per il comparto dei formaggi certificati,
consolidando rotte commerciali esistenti e aprendo nuovi mercati
chiave.
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