Primo passo per la costituzione
del 'Distretto rurale castanicolo toscano': Regione e Anci
Toscana hanno ufficializzato oggi a Firenze la proposta della
nascita di un distretto rurale per valorizzare le sei
denominazioni tutelate regionali legate al castagno, e i 17
prodotti agro-alimentari tradizionali toscani a base di castagne
e marroni.
"L'idea di costruire un distretto ad hoc - ha affermato
Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione con delega
all'agroalimentare - è venuta per provare a mettere in sinergia
i tanti soggetti del territorio, imprese, istituzioni, soggetti
pubblici, associazioni agricole e commerciali per individuare
insieme una strategia per il rilancio della castanicoltura.
Rilanciare la castanicoltura della Toscana avrà un valore enorme
non solo sul piano economico, ma anche sociale, ambientale e
culturale". La Toscana risulta la seconda regione in Italia dopo
la Campania per importanza dei castagneti da frutto,
rappresentando il 18% delle aziende e il 20% delle superfici
rispetto ai totali nazionali.
Per Eleonora Ducci, sindaca di Talla e delegata da Anci
Toscana per la forestazione, l'obiettivo è "creare una rete, una
filiera che non sia solo legata alla produzione del frutto ma
anche alla consapevolezza che il castagno è importante per il
paesaggio, ha un ruolo nella filiera del legno e nella
preservazione della biodiversità delle foreste che sono un vanto
della Toscana, la regione più boscata d'Italia".
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