Vicino al buco nero della Via Lattea, Sagittarius A*, c’è una coppia di stelle che ruotano l’una attorno all’altra: è la prima volta che un tale duo viene osservato in orbita attorno a un buco nero supermassiccio, e la scoperta aiuterà a comprendere come questi oggetti riescono a sopravvivere in ambienti caratterizzati da una gravità così estrema.
La scoperta, basata sui dati raccolti dal Very Large Telescope (Vlt) dello European Southern Observatory, è stata pubblicata sulla rivista Nature Communications ed è avvenuta appena in tempo: i ricercatori guidati dall’Università tedesca di Colonia stimano che la coppia si fonderà entro un milione di anni a causa della forza esercitata da Sagittarius A*, un lasso di tempo molto breve per un sistema così giovane, di appena 2,7 milioni di anni.
Per molto tempo si è pensato che l'ambiente estremo vicino a un buco nero supermassiccio impedisse la formazione di nuove stelle, ma diversi giovani astri trovati in prossimità del buco nero della nostra galassia hanno smentito questa ipotesi. Adesso, la scoperta della coppia chiamata D9, guidata da Florian Peißker, dimostra che possono formarsi in queste condizioni difficili anche sistemi binari.
“Il sistema D9 mostra chiari segni della presenza di gas e polvere attorno alle stelle – dice Michal Zajaček che lavora anche presso la Masaryk University in Repubblica Ceca, co-autore dello studio – il che suggerisce che potrebbe trattarsi di un sistema stellare molto giovane che deve essersi formato nelle vicinanze del buco nero supermassiccio”.
La natura di molti degli oggetti in orbita intorno a Sagittarius A* rimane un mistero, ma il risultato potrebbe aprire la strada anche alla scoperta di pianeti. “Questi si formano spesso attorno a stelle giovani – afferma Peißker – sembra plausibile che la rivelazione di pianeti nel centro galattico sia solo questione di tempo”.
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