La Procura di Monza ha aperto un
fascicolo di inchiesta per omessa custodia di arma da fuoco e
istigazione al suicidio, sulla morte di Davide Garufo, il 21enne
tiktoker suicida nella propria abitazione il 19 marzo scorso, a
Sesto San Giovanni, in provincia di Milano. Lo ha confermato
oggi il procuratore della Repubblica di Monza Claudio Gittardi.
Le indagini relative alle responsabilità di terzi nel portare il
giovane a togliersi la vita, non sono collegate ai messaggi
apparsi sui social media, dove il 21enne aveva raccontato la sua
esperienza di transizione di genere.
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