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Scoperta evasione Iva per cento milioni, 13 misure cautelari

Scoperta evasione Iva per cento milioni, 13 misure cautelari

Operazione della guardia di finanza di Torino

TORINO, 25 marzo 2025, 10:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dalle prime ore di questa mattina la guardia di finanza di Torino sta eseguendo tredici misure cautelari, emesse dal gip del Tribunale di Nola (Napoli), su richiesta della procura europea, nei confronti degli appartenenti a un sodalizio criminale radicato in Campania e con ramificazioni in Italia e all'estero, ritenuto responsabile di una frode all'Iva che ha causato un ingente danno per il bilancio dell'Unione Europea e allo Stato.
    Le Fiamme Gialle stanno eseguendo sequestri preventivi per un importo complessivo di circa cento milioni di euro, corrispondente al profitto della frode. Secondo gli inquirenti esisteva un sistema di evasivo nel settore della commercializzazione e della lavorazione delle materie plastiche e dei prodotti chimici per l'industria. In particolare, è stato ricostruito come i polimeri, provenienti da importanti società intermediarie ubicate in diversi Paesi europei, venissero introdotti in Italia mediante una filiera commerciale in cui erano fittiziamente interposte numerose società 'cartiere', collocate in varie Regioni, che hanno sistematicamente violato gli obblighi di dichiarazione e versamento dell'Iva dovuta.
    Le 'cartiere', a loro volta, rivendevano la merce, sottocosto, ad altre società di comodo in Italia, formalmente amministrate da prestanome, prive di una struttura operativa e di personale.
    Grazie alla sistematica evasione dell'Iva è stato possibile per gli indagati immettere sul mercato prodotti a prezzi sensibilmente inferiori rispetto a quelli di riferimento.
    Dal 2018 al 2023, inoltre, sono state emesse fatture per operazioni inesistenti per un ammontare di 500 milioni di euro, determinando un'evasione dell'IVA di circa 100 milioni.
    I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere finalizzata alla frode Iva, all'emissione e all'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, alle omesse dichiarazioni, agli omessi versamenti d'imposta nonché alle indebite compensazioni, e hanno comportato l'iscrizione, a vario titolo, nel registro degli indagati di 52 persone.
    Le 13 misure cautelari sono: sei in carcere e sette agli arresti domiciliari. Con il medesimo provvedimento è stato disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, di disponibilità finanziarie e di altri beni nei confronti di 15 persone fisiche e 13 imprese, fino a concorrenza dei 100 milioni di euro costituenti il profitto complessivo degli illeciti contestati.
   

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