Ieri mi è stato notificato,
unitamente ad una trentina di persone, tutti consiglieri
metropolitani, dirigenti ed anche il segretario generale, un
mero atto di interruzione della prescrizione per una indagine
della Procura Regionale della Corte dei Conti per fatti
risalenti a ben sei anni fa. Si indaga su eventuali violazioni
meramente formali per un'operazione, tra l'altro assolutamente
corretta sul piano formale e impeccabile sul piano sostanziale e
politico, che portò alla messa in sicurezza di CTP, l'azienda
del trasporto pubblico dell'area metropolitana di Napoli, per
evitare la sua fine e salvare non solo un'azienda pubblica che
era in grado di continuare ma anche preservare centinaia di
posti di lavoro". Così, in una nota, l'ex sindaco di Napoli,
Luigi de Magistris
"L'operazione, di cui siamo tutti orgogliosi, è stata
approvata da tutti i dirigenti dei vari settori coinvolti, dal
direttore generale, dal capo di gabinetto, dal segretario
generale, da tutti i tecnici e revisori dei conti e dal
consiglio metropolitano. Un lavoro di squadra encomiabile
nell'esclusivo interesse pubblico - spiega - Sono certo della
correttezza formale di bravi ed onesti funzionari e dirigenti e
orgoglioso di una scelta politica collettiva, che deve essere
autonoma e discrezionale, caratterizzata da onestà, competenza e
coraggio".
"Rivendico di essere stato determinante a salvare, rilanciare
e rendere virtuosi, con enorme volontà e coraggio nel momento
economico più drammatico e senza soldi, il comune, la città
metropolitana e tutte le aziende partecipate che stavano
sull'orlo del baratro. Per CTP è andata poi diversamente solo
perché il nostro mandato è finito ed altri poi hanno ritenuto di
fare altre scelte, che ritengo totalmente sbagliate - sottolinea
- Rammento senza nemmeno un euro di stipendio o indennità in
città metropolitana e con l'indennità più bassa di sindaco di
Napoli. Per la cronaca aggiungo che con questo procedimento ho
raggiunto i 104 procedimenti penali, civili, erariali,
amministrativi e disciplinari in trent'anni di vita
istituzionale in prima linea, per essere troppo onesto e
coraggioso, costituzionalmente orientato e mai pavido e
pilatesco, e per non perdere la voglia, colpa imperdonabile nel
Paese, di attaccare le malefatte del potere sempre più intriso
di corruzione".
"Ancora una volta, con pazienza, confido nella serietà e
nella buona fede delle istituzioni anche dopo aver visto 103
procedimenti concludersi positivamente, pur avendomi costretto a
passare una vita a difendermi e a pagare prezzi (soprattutto
istituzionali, familiari ed economici) incalcolabili per aver
deciso di non avere prezzo. Ma non c'è prezzo a non avere
prezzo", conclude l'ex primo cittadino.
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