'Cartesiana' è l'omaggio di Gino
Curcione, protagonista dello spettacolo, diretto da Gianni
Sallustro, ad Enzo Moscato che va in scena al Tin-Teatro
Instabile Napoli il 28 e il 29 gennaio alle 20.30. Sono tre i
monologhi che formano il corpus dello spettacolo: "Spiritilli",
"Cartesiana" e "Re Bomba". Storie, si sottolinea in una nota,
"che raccontano il nostro Paese, la città di Napoli mettendone a
nudo le contraddizioni, i fatti e misfatti raccontati, come
diceva Moscato, in 'quel grumo di acceso irriverente sangue che
ci viene dalla Lingua, la lingua napoletana' ". "Un omaggio il
nostro - dice il regista Gianni Sallustro - inserito nella
rassegna 'We love Enzo' organizzata da Claudio Affinito che
vuole portare in scena alcuni testi chiave di Moscato. Gino ha
conosciuto molto bene Moscato e ha diviso con lui la scena tante
volte comprendendo appieno il suo modo di fare ed intendere il
teatro. In questo lavoro ho voluto che i testi fossero letti in
una chiave un po' cinematografica, con frequenti dissolvenze,
che portano lo spettatore all'interno delle parole
evidenziandone la forza e lo spessore".
In scena con Curcione ci sarà Enza Di Blasio, voce e chitarra,
che eseguirà interventi musicali scelti dal repertorio di
tradizione e dalla sua lunga collaborazione artistica con il
drammaturgo napoletano. Completano il cast: Francesca Fusaro,
Tommaso Sepe, Vincenza Granato, Nancy Pia De Simone, Roberta
Porricelli, Maria Crispo, Enrico Annunziata, Pasquale Saviano.
Cartesiana è considerato, linguisticamente, uno dei punti più
estremi e spericolati della drammaturgia di Enzo Moscato,
"l'iperbolica vicenda - si afferma - delle peripezie odisseiche
di tre trans partenopei alla ricerca di un'identità sessuale,
certa e duratura".
"Spiritilli" è la storia dell'incontro dell'umano e del
familiare con l'elemento mitico e favoloso che da sempre a
Napoli abita i cuori e le case. "Re bomba" racconta il malessere
della plebe rappresentata da un cuoco-macellaio nei confronti di
Ferdinando IV e Maria Carolina.
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