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ANSAcom - In collaborazione con Deloitte
I Paesi meno sviluppati, in particolare l'Africa, stanno attualmente affrontando sfide economiche impegnative: il debito pubblico è aumentato significativamente nell’ultimo decennio, costringendo questi Paesi a destinare, in media, il 17% delle entrate statali al finanziamento del debito estero, riducendo pertanto le risorse disponibili per gli investimenti e i servizi pubblici. La crescita economica negli ultimi 35 anni, inoltre, non è stata sufficientemente ampia a colmare il divario con i Paesi ad alto reddito, dove la crescita del Pil è risultata più sostenuta. E' quanto emerge dal B7 Flash, l’approfondimento di Confindustria e Deloitte elaborato in occasione della "G7- Industry Stakeholders Conference: Leaving no one behind: Industry for Development", organizzata a margine della ministeriale G7 sullo Sviluppo in corso a Pescara. "Per non lasciare nessun Paese indietro, soprattutto dell'economia in via di sviluppo, è necessario che ci sia un'avanzata molto importante sulle tematiche della transizione digitale, energetica, di sostenibilità che sostengano l'economia" ha sottolineato a margine del B7 Barbara Cimmino, vice presidente per l’Export e l’Attrazione investimenti di Confindustria. "Quindi - ha aggiunto - quanto più il progresso avanza e si riesce a garantire l'inserimento delle nuove economie all'interno delle catene globali del valore, tanto più c'è la possibilità di creare nuovi posti di lavoro nei Paesi che sono rimasti indietro di migliorare le condizioni economiche della popolazione e di migliorare il livello di formazione delle persone che poi possono dare un contributo alla creazione di nuove industrie e nuove aziende". Mentre il coinvolgimento della Cina, che negli ultimi 20 anni è stato il principale investitore nei Paesi africani, si sta progressivamente riducendo nel continente, i Paesi del G7 - rimarca il B7 Flash - hanno l’opportunità di rafforzare il proprio ruolo strategico nello sviluppo dei Paesi africani attraverso iniziative mirate su tre aree chiave: transizione green e digitale, sicurezza alimentare e sanità.
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