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ANSAcom - In collaborazione con Heidelberg Materials
"Nell'industria del cemento siamo il gruppo più ambizioso, non solo a parole ma anche a fatti.
Abbiamo sicuramente l'obiettivo della carbon neutrality al 2050, ma un obiettivo intermedio al 2030 di riduzione al 50% delle emissioni". Lo afferma Stefano Gallini, ceo di Heidelberg Materials Italia.
Il gruppo, che in Italia ha raccolto l'eredità dei marchi Italcementi e Calcestruzzi, ha presentato a Ecomondo la nuova gamma evoBuild, disponibile per il mercato italiano dal 2025.
"Come Italia abbiamo già dei fatti concreti, abbiamo ridotto dal 2019 le emissioni di CO2 del 7,5% - sottolinea Gallini - Solo quest'anno abbiamo ridotto le emissioni di 213mila tonnellate di CO2 utilizzando combustibili alternativi". Inoltre nel 2024 sono stati prodotti 1,5 milioni di tonnellate di cemento sostenibile ed è stato risparmiato il 42% dell'acqua nella produzione del calcestruzzo.
A livello internazionale, "la forte ambizione del gruppo si è materializzata con l'investimento nell'impianto di Brevik, in Norvegia. Sarà il primo impianto al mondo con la capacità di catturare CO2. Verranno catturate 400mila tonnellate di CO2 dalla produzione dell'impianto". L'impianto entrerà in funzione da metà 2025: "Stiamo già riscontrando anche dei ritorni piuttosto positivi dai nostri clienti più ambiziosi", assicura Gallini. E presto un progetto simile sbarcherà anche in Italia: "Abbiamo già annunciato come filiale italiana un progetto simile su Rezzato, usando la partnership con importanti stakeholder come Eni e Snam", spiega l'ad.
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