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Sulla pericolosità o meno degli organismi geneticamente modificati per la salute e l’ambiente è in corso da decenni un dibattito molto vivace, al quale il mondo scientifico ha partecipato fornendo una grande quantità di dati. Da questa grande mole di informazioni non sono finora emerse prove che gli ogm siano rischiosi per la salute e l’ambiente.
Analisi
Il dibattito sugli organismi geneticamente modificati è molto complesso per l’impatto sociale ed etico che spesso ha avuto e continua ad avere, accompagnato da una forte carica emotiva. In un tema così delicato la chiarezza è d’obbligo e il primo passo in questa direzione è capire che cosa siano gli ogm. L’acronimo indica gli ‘organismi non umani modificati attraverso l'ingegneria genetica’, ossia modificati utilizzando le tecnologie che permettono di togliere o inserire frammenti del Dna nel genoma di un animale o di una pianta.
A partire dagli anni ’90 del secolo scorso, con lo sviluppo delle biotecnologie. sono stati molti gli organismi finora modificati con queste tecniche, sia nell’agricoltura sia nella medicina.
In campo agricolo, per esempio, sono stati prodotti mais, cotone e soia modificati in modo da aumentare la resa delle colture e, in alcuni casi, per ridurre l’uso dei pesticidi. Stati Uniti e Cina sono stati fra i primi Paesi a promuovere queste colture. In Asia, in particolare, si coltiva riso modificato in modo da produrre una quantità maggiore di vitamina A, chiamato Golden rice.
In campo biomedico, i primi prodotti geneticamente modificati sono stati l’insulina, ottenuta dal batterio Escherichia coli, e il vaccino ricombinante per l’epatite B ottenuto dal lievito gm. Da allora la ricerca è andata avanti, soprattutto nel campo dei vaccini. Sempre nella biomedicina, la terapia genica sta portando a risultati importanti contro alcune malattie genetiche e sono in corso studi per applicarla ad alcune forme di tumore.
Le tecnologie in grado di modificare il Dna si stanno applicando anche per modificare alcune specie di insetti, prime fra tutte le zanzare che trasmettono il parassita responsabile della malaria. Una delle conseguenze più recenti e ricca di ricadute è la tecnica della Crispr, che permette di modificare il Dna con una grandissima precisione, premiata nel 2020 con il Nobel della Chimica.
Sia per il suo carattere di novità sia per le implicazioni in campi così vicini alla salute e all’ambiente, fin da subito gli ogm sono stati all’attenzione delle istituzioni europee e statunitensi.
Ugualmente attenta e prudente è stata la comunità scientifica, che analizzando i risultati di almeno 20 anni di studi ha confermato più volte che gli ogm possono essere considerati sicuri quanto i prodotti tradizionali. E’ del 2018 la più vasta ricerca mai condotta sugli effetti degli ogm, che per la prima volta ha dimostrato, dati alla mano, che non c'è alcuna evidenza che il mais ogm sia rischioso per la salute di uomini e animali, così come per l'ambiente. E’ stata pubblicata sulla rivista Scientific Reports e condotta dall’Italia, con la Scuola Superiore Sant'Anna e l’Università di Pisa. Lo studio ha analizzato i dati sulle colture in Stati Uniti, Europa, Sud America, Asia, Africa e Australia, per un totale di 11.699 dati estratti da circa 6.000 articoli pubblicati dal 1996 al 2016 su riviste scientifiche accreditate. "Lo studio – avevano osservato allora i ricercatori - ha riguardato esclusivamente l'elaborazione rigorosa dei dati scientifici e non l'interpretazione 'politica' dei medesimi".
Conclusione
I dati concreti raccolti negli anni da molte ricerche scientifiche non forniscono nessuna evidenza sul fatto che gli ogm possano avere effetti indesiderati sulla salute e sull’ambiente.
Fonti
A decade of EU-funded GMO research (2001-2010) (PDF), Directorate-General for Research and Innovation. Biotechnologies, Agriculture, Food. European Union, 2010, p. 16, DOI:10.2777/97784, ISBN 978-92-79-16344-9.
Efsa Panel on Genetically Modified Organisms (GMO), Scientific Opinion on a request from the European Commission related to the emergency measure notified by Italy on genetically modified maize AON 810 according to Article 34 of Regulation (EC) No 1829/2003, EFSA Journal 2013 11(9): 3371.
Pellegrino, E., Bedini, S., Nuti, M. et al. Impact of genetically engineered maize on agronomic, environmental and toxicological traits: a meta-analysis of 21 years of field data. Sci Rep 8, 3113 (2018). https://doi.org/10.1038/s41598-018-21284-2
United States Institute of Medicine and National Research Council (2004). Safety of Genetically Engineered Foods: Approaches to Assessing Unintended Health Effects. National Academies Press. Free full-text. National Academies Press. See pp11ff on need for better standards and tools to evaluate GM food.
World Health Organization. Food safety: 20 questions on genetically modified foods. Accessed December 22, 2012
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