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L'uso corretto degli antibiotici resta un tema ancora poco noto e molte sono le convinzioni errate: ad esempio, quasi un italiano su due userebbe questi farmaci per curare ogni tipo di infezione. In realtà, avvertono i medici, gli antibiotici vanno utilizzati con cautela e non sono efficaci verso le infezioni da virus ma solo su quelle causate da batteri. Un utilizzo inappropriato di tali farmaci, inoltre, è alla base di un fenomeno molto grave: l'antibioticoresistenza. Alcuni germi cioè, a seguito di un eccessivo utilizzo di questi farmaci, sviluppano appunto forme di resistenza e annullano gli effetti del farmaco stesso. Ma ben 1 italiano su 2 non ne è a conoscenza.
ANALISI
Il consumo consapevole di questi farmaci, sia nell'uomo che negli animali, è essenziale per evitare che si sviluppino batteri resistenti agli antibiotici. Il fenomeno ha in realtà già assunto dimensioni allarmanti e molti esperti parlano di una pandemia 'silente'. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, in Europa si verificano ogni anno più di 670mila infezioni da germi antibiotico-resistenti che causano circa 33mila decessi. Di questi, oltre un terzo - ovvero più di 11mila decessi - avvengono in Italia, Paese con la più alta mortalità in Europa e maglia nera nella lotta all'antibioticoresistenza, anche se si registra qualche lieve segnale di miglioramento nell'ultimo anno. I progressi nella lotta al fenomeno in Europa, avverte anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc, sono "lenti" e l'antibioticoresistenza "rimane una sfida". Questo nonostante i Paesi Ue, come rileva l'Agenzia europea dei medicinali, abbiano ridotto molto le vendite di antibiotici veterinari (-53% tra il 2011 e il 2022, il livello piu' basso mai registrato), il che si traduce in un minor rischio di resistenza dei batteri nelle persone e negli animali. Sotto accusa restano i comportamenti ma anche l'inappropriatezza prescrittiva, ovvero l'eccesso di prescrizioni di antibiotici da parte dei medici anche, in alcuni casi, per la pressione dei pazienti e delle famiglie, come rivela uno studio pubblicato si Jama. I numeri a livello mondiale sono impietosi e fotografano, appunto, una nuova pandemia in atto: ogni 30 secondi una persona muore perchè colpita da un'infezione causata da germi resistenti che rende inutili gli antibiotici disponibili, e ben una infezione su 5 in Ue è causata da agenti microbici resistenti. Enorme il costo, pari a 11,7 miliardi l'anno per le spese supplementari e mancata attività lavorativa.
E' dunque importante usare bene gli antibiotici, per curarsi e per non incentivare il fenomeno della resistenza. I medici avvertono, ad esempio, che per curare le comuni infezioni delle vie respiratorie superiori, quelle di origine virale come ad esempio raffreddore e influenza, gli antibiotici non sono necessari, proprio perché si tratta di infezioni sostenute da virus, contro i quali gli antibiotici non esplicano alcun effetto terapeutico. Parlando di mal di gola, poi, è accertato che in 9 casi su 10 il mal di gola è di origine virale e non batterica, e quindi non necessita dell’assunzione dell’antibiotico per la cura. Nonostante ciò, in Italia il mal di gola rappresenta la patologia con la più alta percentuale di utilizzo inappropriato di antibiotici. Tra i consigli dei sanitari anche quello di non utilizzare gli antibiotici senza la prescrizione del medico e di non interrompere il trattamento prima del tempo indicato. Per il 2023, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in collaborazione con il Ministero della Salute, ha proposto una nuova Campagna di sensibilizzazione sull’uso consapevole degli antibiotici in ambito umano.
CONCLUSIONI
Gli antibiotici non devono essere utilizzati contro tutti i tipi di infezioni, ma solo per debellare le infezioni originate da batteri. Un utilizzo scorretto di questi farmaci, oltre a non portare ad effetti concreti quando si tratta di debellare malattie di origine virale, provoca il gravissimo fenomeno dell'antibioticoresistenza.
FONTI
Agenzia italiana del farmaco (Aifa)
Agenzia Ansa
Istituto superiore di sanità
Indagine Reckitt e IQVIA sull’utilizzo degli antibiotici in Italia
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