Il dipartimento degli Interni Usa
ha annunciato l'intenzione di aprire alla trivellazione di
milioni di ettari di territorio incontaminato in Alaska. Oltre a
voler consentire la costruzione di un nuovo oleodotto attraverso
lo stato.
Il segretario Doug Burgum ha affermato che verranno concessi
diritti di estrazione di petrolio e gas su oltre l'82% della
National Petroleum Reserve-Alaska (10 milioni di ettari),
annullando le protezioni che l'ex presidente Joe Biden aveva
finalizzato l'anno scorso.
E sarà riattivato il programma per permettere nuove
perforazioni nella Coastal Plain dell'Arctic National Wildlife
Refuge (631 mila ettari), la più vasta area naturale protetta
degli Stati Uniti.
"È tempo che gli Stati Uniti abbraccino le abbondanti e in
gran parte inutilizzate risorse dell'Alaska come una via verso
la prosperità per la nazione, compresi gli abitanti dello
stato", ha sottolineato Burgum: "Per troppo tempo, il governo
federale ha creato troppe barriere per capitalizzare il
potenziale energetico dello stato".
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