"Non è a rischio del futuro delle
Unità complesse di cure primarie", così Maurizio Di Giosia,
direttore generale Asl di Teramo sull'intervento di Ercole Core,
presidente della Cooperativa medici di medicina generale.
"L'accordo con i sindacati dei medici ha durata trimestrale
perché la Asl sta procedendo all'attivazione delle Case di
comunità (previste dal Dm 77 che rivede radicalmente e potenzia
l'assistenza sanitaria sul territorio), nelle quali, come
previsto dalle linee guida regionali, confluiranno le Uccp. E a
quel punto il personale di supporto sarà fornito direttamente
dall'azienda che nei prossimi tre mesi procederà a mettere in
campo le opportune procedure amministrative. Ci troviamo davanti
a un processo di razionalizzazione, che non significa tagliare i
servizi, ma ottimizzarli", continua Di Giosia.
La Asl di Teramo ha proceduto a un'ottimizzazione dei costi
sulla base delle indicazioni fornite dal legislatore regionale a
tutte le Asl. Nella fase di avvio delle Uccp e fino ad ora per
garantire funzionalità unità stesse è stato richiesto ai medici
di medicina generale che vi lavorano di farsi supportare da
segretarie e infermiere di loro riferimento. La cifra di 200mila
euro citata al presidente Core è sovrastimata: il rimborso ai
medici per il personale ha visto una economia di 69mila euro,
peraltro condivisa con le loro organizzazioni sindacali, che il
28 giugno hanno firmato l'accordo aziendale per la gestione
delle Uccp.
È stata anche valutata da entrambe le parti la sostenibilità
della riduzione dei costi, ritenuta idonea dagli stessi
sindacati a garantire persino le sostituzioni per ferie,
malattia e altri istituti contrattuali. La cifra di circa
190mila euro è riferita a misure che consistono nella chiusura
delle Uccp di sabato, dato che il servizio viene garantito dalla
Guardia medica. Ulteriori economie derivano da una
razionalizzazione del rimborso relativo al software utilizzato
dai medici nelle Uccp, impiegato anche negli ambulatori.
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