L'antica tradizione
d'Abruzzo e del centro Italia della 'panarda', l'abbondante
pasto con decine di portate all'insegna della convivialità,
della socialità e della religione, sbarca, il 16 febbraio, in
Pennsylvania, a Philadelphia, grazie a una coppia di americani
che da anni si fa 'importatrice' di cibo, tradizioni e
soprattutto valori abruzzesi al di là dell'Atlantico.
Proprio per via della loro missione, hanno dato il nome di 'Le
Virtù' al ristorante di cucina abruzzese che hanno aperto nel
2007 a nel quartiere sud di Philadelphia, la città dell''amore
fraterno'. "Partimmo alla scoperta dell'Abruzzo la prima volta
nel 1997, per conoscere la terra di mio nonno - racconta Francis
Cratil, proprietario del ristorante insieme alla moglie
Catherine - e ci siamo appassionati al punto da tornare quasi
ogni anno: ci avvincono il senso di comunità, la pace, la
generosità, la reciprocità, la capacità di vivere il momento e
di stare sulle cose che contano davvero nella vita, lontano da
città tossiche".
Così, Francis e Catherine, nei primi del Duemila lasciarono i
loro lavori, lui nell'editoria e lei in un museo, per
reinventarsi prima come organizzatori di tour culinari e
culturali in Abruzzo per americani, poi come ristoratori nella
loro Philadelphia, per portare un po' di Abruzzo direttamente in
America. Così, alle Virtù, organizzano cene tipiche, aperitivi e
degustazioni, facendo del ristorante e piano bar un punto di
riferimento nella città di Rocky per gente di ogni provenienza
aperta a confronti, dibattiti e conoscenze in un clima di
accoglienza e calore, "come in Italia".
Il nonno di Francis, Alfonso Cretarola, emigrò nel 1909 da
Castiglione Messer Raimondo (Teramo) per cercare lavoro negli
Stati Uniti. Dopo qualche tempo come minatore nel nuovo mondo,
"per sfuggire a varie forme di razzismo e xenofobia che lo
colpivano insieme a moltissimi altri italiani, decise di
cambiare nome e divenne Francis Cratil, come me".
Dal 2022 il legame di Francis e Catherine con l'Abruzzo si fa
ancora più stretto con l'acquisto della casa a Penne, in
provincia di Pescara, poi con le procedure per l'ottenimento
della cittadinanza italiana e, soprattutto, con l'appena
trascorsa esperienza da ospiti della panarda a Villevallelonga
(Teramo), a conclusione di una settimana di celebrazioni per la
festa di Sant'Antonio: "una delle esperienze più belle dei
nostri quasi 30 anni di viaggi in Italia", dichiarano entrambi.
Tra meno di un mese quindi, dopo altre rievocazioni della
panarda nel loro ristorante oltreoceano, i due coniugi sono
pronti per offrire nel loro locale l'esperienza della panarda
più autentica e fedele che mai a quella abruzzese, "ma
rigorosamente in versione laica", specificano. Con circa 40
portate, quasi 10 tipi di vini e diversi amari tipici, la grande
festa abruzzese andrà avanti dalle 12 del pomeriggio fino a
sera.
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