Il 2024 si annuncia come anno
record per i vini del Veneto, con un export che dai dati
provvisori dovrebbe raggiungere per la prima volta 3 miliardi di
euro. Lo rende noto oggi Coldiretti, in base alle analisi del
Centro Studi Divulga.
Il Veneto si conferma la prima regione in Italia con il 37%
delle esportazioni totali, con valori dei vini Doc/Igt in
bottiglia stimati pari a 4,3 miliardi, più di tre volte quello
del Piemonte, seconda regione italiana.
A trainare è il "sistema Prosecco", composto dalle tre
denominazioni Prosecco Di Conegliano E Valdobbiadene Docg, Asolo
Prosecco Docg e Prosecco Doc. In particolare Doc, stando ai dati
diffusi dal Consorzio di Tutela, ha prodotto 660 milioni di
bottiglie, +7,1% rispetto al 2023. Alla crescita ha contributo
il Rosè con un +20%, raggiungendo il 10% dell'intera produzione
della Doc. La composizione del vigneto veneto conferma la
prevalenza delle varietà a bacca bianca (75% del totale).
Verona, con quasi il 50% di uve rosse, continua ad essere la
roccaforte dei grandi vini rossi con Amarone e Valpolicella.
"Malgrado la situazione internazionale incerta e instabile -
commenta Giorgio Polegato presidente della Consulta regionale
vitivinicola Coldiretti - continua la corsa sui mercati
internazionali. È questo il risultato più interessante che
emerge dall'incrocio dei dati diffusi da Regione, Veneto
Agricoltura e dai Consorzi di Tutela più importanti del Veneto.
Oltre che per le quantità, il Veneto spicca per gli elevati
livelli qualitativi dele sue produzioni. Da sottolineare anche
la performance del Pinot Grigio che in Veneto si può produrre
solo come vino a denominazione, una scelta chiara e strategica
che sta premiando le aziende vitivinicole. Il Consorzio Delle
Venezie ha dichiarato una crescita del 3% delle bottiglie
prodotte e una crescita ancor superiore in valore a partire
dalla materia prima con quotazioni all'ingrosso superiori
all'euro".
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