Il padre di Giulia Cecchettin, Gino, sta seguendo la deposizione di Filippo Turetta tenendo lo sguardo fisso sull'assassino reo confesso di sua figlia, che ha rivisto oggi per la prima volta da quando Giulia è stata uccisa.
Turetta, a pochi metri da lui sul banco degli imputati, non lo ha mai incrociato con gli occhi, o così almeno è parso in queste prime battute della seconda udienza del processo, a Venezia.
Turetta è rimasto quasi sempre con gli occhi bassi, alzando lo sguardo solo per rispondere con frasi brevi e confuse, alle domande del pm, ma tenendolo lontano dai banchi delle parti civili e dal pubblico.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA