Palloncini, sciarpe, rosari. Al
decimo giorno di ricovero di Papa Francesco al Gemelli il
piazzale all'ingresso del policlinico, dopo mezzogiorno, è
affollato, molto di più rispetto agli altri giorni di degenza
del pontefice.
Un gruppo, "i ragazzi dell'Immacolata", guidato da don
Giacomo Martinelli si è stretto in preghiera intorno alla
statua di Giovanni Paolo II. Giovani della comunità mariana
conosciuti per esporre lo striscione "l'Immacolata vincerà"
durante l'Angelus. "Noi che vogliamo bene al Papa vogliamo
dimostrare anche vicinanza venendo qui nel luogo dove lui è
sofferente. Siamo qui perché spiritualmente, quando si prega,
c'è una forza che non si vede, è lo Spirito Santo", ha spiegato
don Giacomo. Rossana e Maurizio sono in abiti in sportivi. Prima
di andare a fare jogging hanno pensato di passare al Gemelli per
dedicare una preghiera a Papa Francesco. "Mi sembra di rivivere
i momenti passati con i nostri genitori. Ci dispiace veramente
tanto e non potevamo mancare oggi, è come un padre anziano",
racconta la donna con commozione.
Così come era emozionata anche suor Alice del Don Orione.
"Ieri stavamo preparando una serata di gioia quando sono
arrivati gli aggiornamenti sul pontefice - ha raccontato -
abbiamo interrotto tutto e ci siamo inginocchiate, abbiamo fatto
un'adorazione e invocato la misericordia in diverse lingue".
Come responsabile del suo istituto ha poi chiesto alle comunità
sparse per il mondo di intensificare la preghiera per il Santo
Padre. "Guarisci presto", "Get well soon", sono poi le scritte
stampate su alcuni palloncini lasciati da un uomo ai piedi della
statua di Karol Wojtyla, diventata il simbolo, in questi giorni,
del pellegrinaggio e delle preghiere per Papa Francesco
ricoverato al decimo piano. Ed è sempre davanti al monumento che
Anna (nome di fantasia), 12 anni, e la sua mamma decidono di
lasciare un disegno per il pontefice insieme a una piccola
piantina con una gerbera e ad alcuni palloncini a forma di
cuore. A rompere il silenzio nel piazzale ci sono un tamburello
e gli Ave Maria, recitati o cantati, di chi è in preghiera.
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