"Il 18 febbraio è stato convocato
dal Presidente della Regione un incontro per presentare lo
studio, commissionato dall'amministrazione, in merito alla
costituzione di un nuovo Ente strumentale regionale per la
gestione dei servizi alla persona. Ribadiamo la nostra
contrarietà alla privatizzazione dei servizi socio sanitari ed
educativi, ritenendo che sia compito della pubblica
amministrazione la gestione di tali servizi". Lo dichiara in una
nota Ramira Bizzotto, segretaria generale della Uil Valle
d'Aosta.
"Rispetto al documento illustrato - prosegue - abbiamo subito
posto le nostre perplessità e contrarietà rispetto alle scelte
giuridiche e amministrative di questo nuovo ente economico.
L'aspetto più rilevante su cui però vogliamo porre l'attenzione,
non ritenendolo assolutamente condivisibile, è che per tutti i
dipendenti interessati non verranno più applicate la legge
165/2001 e la legge 22/2010. Questo precluderà ai lavoratori
qualsiasi mobilità all'interno del Comparto Unico e presso altri
Enti Pubblici. Insomma, un ritorno del servizio socio-sanitario
al passato (agli anni 80)".
Secondo Ramira Bizzotto "la scelta futura di un'unico Ente
strumentale può far pensare o meglio illudere i lavoratori che
potrebbero diventare o rimanere dipendenti pubblici, ma in
effetti essendo un Ente Economico che opera come una qualsiasi
impresa commerciale potrebbe non essere così".
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