La riforma della legge elettorale regionale della Valle d'Aosta potrà entrare in vigore in tempo per le prossime consultazioni, previste a settembre, solo se non si procederà a referendum: in caso contrario, i termini per l'approvazione da parte del Consiglio Valle sono già scaduti nei giorni scorsi, alla metà del mese di gennaio. Lo ha segnalato oggi ai consiglieri regionali una nota dell'ufficio legislativo del Consiglio Valle.
Dato che le ultime elezioni si sono tenute il 20 e 21 settembre 2020, le prossime, in base alla normativa in vigore, potranno svolgersi, si legge, "tra il 24 agosto e il 28 settembre 2025". "Ipotizzando" quindi che "il decreto di convocazione dei comizi elettorali sia pubblicato a fine luglio 2025, la proposta di legge 'statutaria' avrebbe dovuto essere approvata dal Consiglio regionale entro il periodo dicembre 2024 / metà gennaio 2025, per poter indire e svolgere un eventuale referendum, tenuto conto del termine" stimato "per eccesso di 230 giorni" e "far in modo che la legge 'statutaria' entrasse in vigore entro il termine di indizione dei comizi elettorali".
"Nel caso in cui non si dovesse, invece, procedere a referendum, i tempi per l'entrata in vigore della legge 'statutaria' risulterebbero notevolmente ridotti e sono stimabili in circa 100 giorni dall'approvazione da parte del Consiglio regionale, comprensivi dei tre mesi per la pubblicazione e di un ulteriore periodo massimo di 10 giorni per vari adempimenti accessori".
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