Rete civica ed Europa Verde Vda
hanno presentato quest'oggi una serie di osservazioni alla bozza
del Piano regionale dei trasporti (Prt), che dovrebbe arrivare
in Consiglio regionale, per l'approvazione, entro la fine di
questa legislatura.
''Dopo 28 anni - spiega la consigliera regionale Chiara
Minelli (gruppo Pcp) - si arriva a un Piano regionale dei
trasporti, ma questa versione è molto cambiata rispetto a quella
proposta nel 2021. Si tratta di uno stravolgimento completo a
cui noi abbiamo presentato numerose osservazioni''. Elio
Riccarand lo ha definito ''un piano strada e asfalto, nel quale
crescono i chilometri di autostrada, ben 45 in più a scapito per
la rete ferroviaria''. Per Riccarand ''rispetto a quello del
febbraio del 2021, che poi non è mai stato approvato, in questa
nuova versione vengono inseriti sei interventi che contestiamo:
il raddoppio del traforo del Monte Bianco, lo smantellamento
della tratta ferroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier, il raddoppio
autostradale in bassa Valle, il collegamento funiviario Cime
bianche oltre al collegamento Brusson-Gressoney-Saint-Jean e
l'abbandono definitivo della galleria del Drinc''.
Per Massimiliano Kratter, di Europa Verde, il Piano ''manca
di approfondimenti e studi sulla mobilità più sostenibile, sulla
mobilità ciclistica e manca uno studio sull'utilizzo dei droni
in ambito regionale''.
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