(di Daniela Giammusso)
"Kamala! Alle elezioni Usa spero
vinca Kamala Harris. Donald Trump è la cosa peggiore che
potrebbe accadere, non solo in America, ma in tutto il mondo".
Barba bianca e look coloratissimo, risponde senza esitazione
Henk Rogers, il co-fondatore della Tetris Company, ovvero l'uomo
che ha fatto conoscere a tutto il mondo il Tetris, tra i titoli
più longevi della storia dei videogiochi, che a suon di
pentamini colorati da incastrare oggi compie 40 anni.
In occasione del compleanno, Rogers è ospite della quinta
edizione del Matera Film Festival (3-10 novembre), protagonista
in collaborazione con Lucca Comics & Games di una masterclass e
festeggiato con la proiezione del film biopic Tetris di Jon S.
Baird (2023): una spy story che ricostruisce la sua vicenda
personale e professionale, quando nel 1988 a Las Vegas "scoprì"
il Tetris, creato nel 1984 dal programmatore russo Aleksej
Pažitnov. Ne seguì una corsa da un capo all'altro del mondo,
sullo sfondo dell'Unione sovietica e della Guerra Fredda, per
ottenerne i diritti, quando ancora la parola aveva contorni
sfumati. Il suo colpo di genio, convincere l'allora presidente
della Nintendo, Minoru Arakawa, a inserirlo nel nuovissimo Game
Boy.
"La mia carriera nei videogiochi è stata una vera avventura -
ricorda oggi Rogers, che ha partecipato anche alla stesura del
film - Ad Arakawa dissi: se vuoi che i bambini giochino con il
Game Boy inserisci pure Super Mario Land, ma se vuoi che lo
comprino tutti devi includere anche Tetris". Quarant'anni dopo,
il mondo è cambiato, l'Urss non esiste più e internet ha
stravolto le nostre vite, ma tutti continuano a giocare a
Tetris. "Il segreto? È un po' come Go, un gioco da tavolo in
bianco e nero, che esiste da secoli - risponde Rogers - Il gioco
deve essere semplice, non deve avere una cultura specifica.
Tetris non ha un personaggio, che potrebbe diventare meno
popolare nel tempo. L'importante è avere una geometria chiara,
che avrà lo stesso fascino attraverso le generazioni. Quando
qualcuno è interessato a pubblicare una nuova versione, poi,
cerchiamo sempre di alzare l'asticella, perché non diventi mai
obsoleto. Ad esempio inserendo tutte le nuove funzioni
tecnologiche, come il 3D".
Dalla Guerra fredda si passa alle elezioni americane. "Kamala
Harris, spero vinca lei. Ma quasi tutti potrebbero essere
migliori di Trump", dice Rogers, che da anni non si dedica più
al gaming, ma all'ambiente, vive tra le Hawaii e gli Stati Uniti
e nel 2007 ha fondato la Blue Planet Foundation, organizzazione
di beneficenza per l'uso di energie alternative. E, annuncia,
sta scrivendo un libro sulla sua carriera "intitolato The
perfect game".
"Chi deve fare qualcosa per l'ambiente? 'Noi' dovremmo fare
qualcosa - prosegue all'indomani della drammatica alluvione di
Valencia - Noi siamo la ragione per cui il cambiamento climatico
sta avvenendo. Noi usiamo i carbon fossili, il petrolio, il gas,
il carbone. E fino a quando proseguiremo, il cambiamento
climatico peggiorerà. Dobbiamo utilizzare fonti energetiche
rinnovabili, le geotermiche, il sole, il vento. C'è tutto quello
di cui abbiamo bisogno per cambiare la tendenza. E quando dico
'noi' intendo davvero tutti noi. Quando sono alle Hawaii, ad
esempio, ho una macchina elettrica. A casa uso l'energia solare.
A New York invece vado in bicicletta o a piedi. La mia unica
pecca, devo utilizzare necessariamente gli aeroplani per
viaggiare, altrimenti non potrei neanche essere qui. Dovremmo
però cercare di utilizzare il trasporto aereo in modo diverso,
senza gas o cherosene. Quello che possiamo fare facilmente tutti
- conclude - è non mangiare manzo, perché crea metano e
deforestazione. Guardate in Brasile, la situazione è orribile".
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