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Consegnati i lavori per ristrutturare pronto soccorso di Perugia

Consegnati i lavori per ristrutturare pronto soccorso di Perugia

Al via anche la realizzazione della nuova terapia intensiva

PERUGIA, 04 novembre 2024, 15:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sono stati consegnati dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis, a quello dei lavori, Fabio Mastellone di Castelvetere, i cantieri per la ristrutturazione del pronto soccorso e la realizzazione della nuova terapia intensiva.
    I lavori di riorganizzazione e ristrutturazione dell'intera area dell'emergenza, sono finalizzati a una corretta gestione dei flussi dei pazienti in caso di emergenza pandemica e alla realizzazione di un pronto soccorso pediatrico, mentre, quelli della terapia intensiva riguarderanno la realizzazione di una nuova area critica con dodici posti letto.
    Il Santa Maria della Misericordia spiega, in una nota, che entrambe le progettualità rientrano nel potenziamento della rete ospedaliera italiana e sono finanziate dal piano nazionale e regionale di riorganizzazione sanitaria. Per un importo di 3.8 milioni di euro per il pronto soccorso e 1.7 milioni per la nuova terapia intensiva.
    Il direttore del cantiere ha quindi consegnato le aree da ristrutturare alle imprese esecutrici dei lavori, tutte umbre, che inizieranno ad operare già dalle prossime settimane.
    Per il pronto soccorso, i lavori riguarderanno l'intera area fino agli spazi attuali della centrale del 118 che verrà trasferita nei locali di via Enrico dal Pozzo. Le opere di ristrutturazione comprendono, oltre ai lavori di adeguamento sismico, anche il rifacimento di tutti gli impianti idrici, termici ed elettrici speciali e la previsione di fine lavori è fissata per giugno 2026.
    "Passeremo dagli attuali 1.500 metri quadri di superficie ai 2.025 metri quadri - spiega De Filippis - e avremo una sala di attesa più ampia, quattro ambulatori polifunzionali, attualmente sono tre, un open space per visite mediche, uno spazio per osservazione dei pazienti già visitati, due ingressi separati, uno riservato ai pazienti gravi barellati che arrivano con ambulanza o elisoccorso e l'altro ai meno gravi che si muovono autonomamente, un'ampia area riservata agli accessi in caso di emergenza pandemica comprensiva di spazio triage e ambulatori separati. Inoltre, avremo un incremento a sedici posti letto di osservazione breve intensiva, al momento sono dieci e dislocati lontano dal pronto soccorso, e apriremo uno spazio dedicato esclusivamente al pronto soccorso pediatrico, con ambulatorio e sala di attesa riservati e separati da quelli per pazienti adulti. Per quanto riguarda la dotazione delle apparecchiature trasferiremo in tre aree separate interne al pronto soccorso, l'ecografo mobile, il macchinario per la radiologia convenzionale e la Tac da poco installata, così da dedicare questo parco tecnologico solo all'emergenza-urgenza. Vorrei precisare alla cittadinanza che nonostante l'importante cantiere continueremo ad assicurare i servizi sanitari e il pronto soccorso rimarrà sempre operativo. Mi scuso fin da subito per eventuali disagi che si possano venire a creare. Ringrazio i professionisti sanitari dell'emergenza che continuano a svolgere il loro lavoro con impegno e dedizione nonostante qualche momentanea difficoltà logistica. Alla fine avremo un pronto soccorso moderno e adatto ad un ospedale Dea di secondo livello con una gestione dei flussi dei pazienti adeguata e separata per grado di gravità di accesso e pronto a rispondere ad eventuali nuove emergenze pandemiche".
    Per la terapia intensiva i lavori riguarderanno l'intera ala sinistra situata al primo piano del blocco D (ex-Silvestrini), circa 720 metri quadri di superficie, dove fino a pochi giorni fa era ubicata parte dell'area ortopedica, e comprenderanno anche l'adeguamento sismico. Oltre alle 12 camere intensive adeguatamente attrezzate e separate da delle zone filtro, verranno allestiti, all'ingresso della struttura, due ampi spazi di vestizione e svestizione per i sanitari e familiari visitatori provvisti di bagni con doccia, che garantiranno una rigorosa separazione tra le aree "pulite" e quelle "contaminate" per prevenire la diffusine di infezioni e assicurare la sicurezza dei pazienti, del personale medico e dei visitatori. A questi spazi si aggiungono un open space per infermieri, con consolle digitale per monitoraggio continuo dei pazienti, ampi studi medici e zone relax per sanitari e familiari dei pazienti.
    "Grazie alla realizzazione della nuova terapia intensiva - spiega Giuseppe De Filippis - andremo a potenziare l'area critica cardio-toraco-vascolare passando dagli attuali otto posti letto a dodici futuri. L'area sarà completamente rimodulabile in caso di eventuali nuove emergenze pandemiche".
   
   

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