Sono stati consegnati dal
direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Perugia,
Giuseppe De Filippis, a quello dei lavori, Fabio Mastellone di
Castelvetere, i cantieri per la ristrutturazione del pronto
soccorso e la realizzazione della nuova terapia intensiva.
I lavori di riorganizzazione e ristrutturazione dell'intera
area dell'emergenza, sono finalizzati a una corretta gestione
dei flussi dei pazienti in caso di emergenza pandemica e alla
realizzazione di un pronto soccorso pediatrico, mentre, quelli
della terapia intensiva riguarderanno la realizzazione di una
nuova area critica con dodici posti letto.
Il Santa Maria della Misericordia spiega, in una nota, che
entrambe le progettualità rientrano nel potenziamento della rete
ospedaliera italiana e sono finanziate dal piano nazionale e
regionale di riorganizzazione sanitaria. Per un importo di 3.8
milioni di euro per il pronto soccorso e 1.7 milioni per la
nuova terapia intensiva.
Il direttore del cantiere ha quindi consegnato le aree da
ristrutturare alle imprese esecutrici dei lavori, tutte umbre,
che inizieranno ad operare già dalle prossime settimane.
Per il pronto soccorso, i lavori riguarderanno l'intera area
fino agli spazi attuali della centrale del 118 che verrà
trasferita nei locali di via Enrico dal Pozzo. Le opere di
ristrutturazione comprendono, oltre ai lavori di adeguamento
sismico, anche il rifacimento di tutti gli impianti idrici,
termici ed elettrici speciali e la previsione di fine lavori è
fissata per giugno 2026.
"Passeremo dagli attuali 1.500 metri quadri di superficie ai
2.025 metri quadri - spiega De Filippis - e avremo una sala di
attesa più ampia, quattro ambulatori polifunzionali, attualmente
sono tre, un open space per visite mediche, uno spazio per
osservazione dei pazienti già visitati, due ingressi separati,
uno riservato ai pazienti gravi barellati che arrivano con
ambulanza o elisoccorso e l'altro ai meno gravi che si muovono
autonomamente, un'ampia area riservata agli accessi in caso di
emergenza pandemica comprensiva di spazio triage e ambulatori
separati. Inoltre, avremo un incremento a sedici posti letto di
osservazione breve intensiva, al momento sono dieci e dislocati
lontano dal pronto soccorso, e apriremo uno spazio dedicato
esclusivamente al pronto soccorso pediatrico, con ambulatorio e
sala di attesa riservati e separati da quelli per pazienti
adulti. Per quanto riguarda la dotazione delle apparecchiature
trasferiremo in tre aree separate interne al pronto soccorso,
l'ecografo mobile, il macchinario per la radiologia
convenzionale e la Tac da poco installata, così da dedicare
questo parco tecnologico solo all'emergenza-urgenza. Vorrei
precisare alla cittadinanza che nonostante l'importante cantiere
continueremo ad assicurare i servizi sanitari e il pronto
soccorso rimarrà sempre operativo. Mi scuso fin da subito per
eventuali disagi che si possano venire a creare. Ringrazio i
professionisti sanitari dell'emergenza che continuano a svolgere
il loro lavoro con impegno e dedizione nonostante qualche
momentanea difficoltà logistica. Alla fine avremo un pronto
soccorso moderno e adatto ad un ospedale Dea di secondo livello
con una gestione dei flussi dei pazienti adeguata e separata per
grado di gravità di accesso e pronto a rispondere ad eventuali
nuove emergenze pandemiche".
Per la terapia intensiva i lavori riguarderanno l'intera ala
sinistra situata al primo piano del blocco D (ex-Silvestrini),
circa 720 metri quadri di superficie, dove fino a pochi giorni
fa era ubicata parte dell'area ortopedica, e comprenderanno
anche l'adeguamento sismico. Oltre alle 12 camere intensive
adeguatamente attrezzate e separate da delle zone filtro,
verranno allestiti, all'ingresso della struttura, due ampi spazi
di vestizione e svestizione per i sanitari e familiari
visitatori provvisti di bagni con doccia, che garantiranno una
rigorosa separazione tra le aree "pulite" e quelle "contaminate"
per prevenire la diffusine di infezioni e assicurare la
sicurezza dei pazienti, del personale medico e dei visitatori. A
questi spazi si aggiungono un open space per infermieri, con
consolle digitale per monitoraggio continuo dei pazienti, ampi
studi medici e zone relax per sanitari e familiari dei pazienti.
"Grazie alla realizzazione della nuova terapia intensiva -
spiega Giuseppe De Filippis - andremo a potenziare l'area
critica cardio-toraco-vascolare passando dagli attuali otto
posti letto a dodici futuri. L'area sarà completamente
rimodulabile in caso di eventuali nuove emergenze pandemiche".
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