La prima, la seconda e la terza
Commissione, presiedute da Daniele Nicchi, Valerio Mancini e
Elena Proietti Trotti, si sono riunite in seduta congiunta per
una audizione con i rappresentanti di Asfo sanità,
l'associazione che riunisce le aziende fornitrici, sul tema del
payback.
Il presidente di Asfo sanità, Paolo Palombi, dopo aver
ricostruito la vicenda - si legge in un comunicato di Palazzo
Cesaroni -, ha chiesto "l'istituzione di un tavolo permanente
regionale per cercare soluzioni al problema". Ha ricordando che
"la recente pronuncia della Corte costituzionale, arrivata dopo
i numerosi ricorsi delle aziende ai Tar, ha confermato la
parziale legittimità costituzionale del meccanismo del payback,
che impone alle aziende che riforniscono di dispositivi medici
le Regioni e i loro sistemi sanitari, di concorrere allo
sforamento dei tetti di spesa. Con questa situazione il comparto
rappresentato da Asfo entra in una crisi drammatica, con
conseguenze dirette sull'occupazione e soprattutto sulla salute
dei cittadini". Secondo Palombi, infatti, "le circa 130 aziende
umbre, per lo più piccole e piccolissime, non sono in grado di
sostenere le richieste di recupero previste dal meccanismo del
payback, correndo così il forte rischio di chiusura e
fallimento. Questo comporterebbe l'impossibilità di continuare a
provvedere a quelle forniture di materiali, anche salvavita,
come fatto fino ad oggi, con conseguenze per tutti i cittadini,
in modo particolare per i più fragili".
Al termine dell'audizione i commissari e i tre presidenti
delle Commissioni hanno concordato sull'ipotesi avanzata da Asfo
di istituire un tavolo permanente con gli operatori del settore
per monitorare la situazione, che è in continua evoluzione.
Inoltre, sempre seguendo il suggerimento dei rappresentanti
delle aziende fornitrici di dispositivi medici, si cercherà di
lavorare per organizzare un nuovo incontro, chiedendo la
partecipazione degli assessori regionali Michele Fioroni e Luca
Coletto, per valutare se la Regione possa aiutare in qualche
modo le aziende umbre.
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