Era stata segnalata il
14 marzo scorso dalla figlia ora sottoposta a fermo per omicidio
la morte in casa del padre. Al medico curante intervenuto,
nell'appartamento la donna aveva riferito che il decesso era
avvenuto la notte precedente. Il sanitario aveva però allertato
i carabinieri che hanno avviato le indagini.
L'autopsia ha quindi fatto risalire la morte a circa un mese
prima, tanto che il corpo era praticamente mummificato, e
l'esame ha escluso che fosse avvenuta per cause naturali, mentre
è stata ritenuta attribuibile - riferiscono gli investigatori -
ad una azione violenta di "strozzamento".
Per la donna è stato quindi disposto il fermo ed è stata
bloccata dai carabinieri presso una struttura ricettiva del
posto dove alloggiava momentaneamente.
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