Le esportazioni distrettuali umbre
nei primi nove mesi del 2024 sono state pari a 937 milioni di
euro con una crescita di 159 milioni che rappresenta una
variazione a prezzi correnti del 20,4%, nettamente superiore
alla media dei distretti italiani che è stata pari all'1,3%.
Come emerge dal Monitor dei Distretti dell'Umbria, elaborato
dal Research Department di Intesa Sanpaolo, a trainare la
crescita sono principalmente la maglieria e abbigliamento di
Perugia e l'olio umbro, che coprono più del 90% delle vendite
all'estero legate ai distretti della regione.
La maglieria e abbigliamento di Perugia ha registrato,
infatti, una crescita del +19,4%, risultato particolarmente
positivo considerato il rallentamento che il sistema moda
italiano sta attraversando a causa principalmente del calo dei
consumi depressi dalle spinte inflattive. L'andamento positivo
ha interessato sia la componente dell'abbigliamento sia quella
della maglieria. La crescita risulta diffusa ai principali
mercati di riferimento con gli Stati Uniti che si confermano
come primo sbocco, seguiti dalla Francia e dalla Cina.
Da un punto di vista di variazione percentuale è il distretto
dell'olio umbro che presenta la crescita maggiore, pari al
33,3%, più marcata nel primo semestre con variazioni superiori
al 40% e più contenuta nel terzo trimestre. In parte questi
andamenti sono anche giustificati da un significativo aumento
dei prezzi dell'olio. La crescita riguarda i principali mercati
di sbocco: Spagna, Francia, Germania, Taiwan, Australia,
Svizzera e Polonia.
Il distretto del mobile dell'alta valle del Tevere segna un
calo complessivo nei primi nove mesi del 2024 del -8,2%, frutto
di una riduzione più severa a inizio 2024 (-20,0% nel primo
trimestre) e di una tenuta a partire da aprile (-1,1% nel
secondo trimestre, -1,5% nel terzo trimestre). Pesano, in
particolare, le minori vendite verso Francia e Belgio che non
sono pienamente compensate dal buon risultato ottenuto nel Regno
Unito, negli Stati Uniti, in Canada e negli
Emirati Arabi Uniti.
Lo scenario di riferimento e il contesto competitivo - spiega
Intesa Sanpaolo - restano condizionati da diversi fattori di
incertezza, legati al persistere dei conflitti alle porte
dell'Europa, alle tensioni geopolitiche internazionali e alla
discontinuità rappresentata dall'elezione di Trump. Per i
distretti umbri sarà necessario continuare a valorizzare e
sostenere i propri punti di forza come l'alta qualità, la
flessibilità e la spiccata proiezione sui mercati
internazionali.
"I distretti umbri - commenta Tito Nocentini, direttore
regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo -continuano a
mostrare un buon andamento confermando la capacità di cogliere
le evoluzioni del mercato. Come Banca dei territori supportiamo
il processo di crescita anche internazionale delle imprese
attraverso un approccio integrato che unisce alle soluzioni
finanziarie, percorsi formativi e una consulenza altamente
specializzata, grazie ai nostri professionisti sul territorio e
a partnership strategiche all'estero. Offriamo inoltre un
rilevante sostegno alle imprese toscane e umbre: nei primi nove
mesi del 2024 abbiamo erogato finanziamenti per 1,2 miliardi di
euro, in relazione anche alle progettualità in ambito di
Transizione 5.0 e alle erogazioni con garanzia Futuro di Sace".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA