"Ieri - sottolinea in una nota la
sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi - abbiamo vissuto
collettivamente un momento drammatico che ci ha tenuto per ore
con il fiato sospeso: la mia personale esperienza ha rafforzato
in me la convinzione che tutte le istituzioni, nessuna esclusa,
devono interrogarsi profondamente, ogni giorno, sul tema del
disagio e dalla marginalità sociale. Questo episodio non può e
non deve ridursi ad una tragedia individuale, perché rappresenta
un sintomo di una sofferenza profonda ancora troppo diffusa. Si
è trattato di una disperata richiesta di aiuto che non possiamo
più ignorare. Mi sono sentita in dovere di provare ad impedire
che il dolore e la disperazione avessero l'ultima parola su una
persona sopraffatta dal peso della sua esistenza. Una persona
che si è sentita sola ed abbandonata, incapace di vedere in quel
momento la luce oltre il buio".
Il riferimento è all'uomo che ha incendiato l'abitazione dove
vive al centro di Perugia e poi è salito sul tetto chiedendo di
parlare con la sindaca, rimasta a colloquio con lui per oltre
un'ora da una finestra vicina e alla fine convincendolo ad
accettare di essere soccorso.
"Purtroppo, sempre più persone si trovano a vivere in
condizioni di vulnerabilità - prosegue Ferdinandi - spesso
aggravate dalla mancanza di un reddito di inclusione e di misure
di sostegno adeguate. È inaccettabile che in una società come la
nostra ci siano individui che si sentono soli e abbandonati a sé
stessi. Il contrasto alle povertà deve diventare una priorità
per tutti noi. Una società incapace di dare risposte adeguate su
questo versante sarà sempre più esposta anche alle conseguenze
che la marginalità porta con sé, sia in termine di tenuta
sociale che di sicurezza delle nostre comunità".
"Rispetto a ciò - assicura la sindaca di Perugia - la nostra
amministrazione comunale è pronta a fare coerentemente e
responsabilmente la propria parte. Ce la stiamo mettendo tutta,
ma serve uno sforzo corale di tutti, a partire dal Governo
nazionale. Non possiamo più assistere a tagli al sociale, perché
senza misure di assistenza adeguate le marginalità rischiano di
trasformarsi in bombe sociali. E le bombe, vanno disinnescate
prima che deflagrino, come in questo caso. Di concerto con
l'assessora al Sociale Costanza Spera abbiamo già pronto un
pacchetto di misure importanti che andranno a potenziare la
nostra capacità di risposta, di prevenzione e intervento
sociale. Entro Natale saranno presentate al tavolo di
coordinamento cittadino, sulle vecchie e nuove povertà, che
intendiamo costruire insieme a tutti i soggetti impegnati su più
fronti in questo campo. Rafforzamento dei servizi rivolti alle
persone senza dimora, assistenza materiale di base, inclusione
scolastica, accesso alle cure sanitarie, reti sociali di
supporto alle fragilità, mediazione culturale e assistenza
psicologica, saranno alcune delle azioni che intendiamo mettere
in campo, con la speranza che le altre istituzioni non ci
lascino sole, ad affrontare in maniera adeguata, questa
battaglia di civiltà".
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