"Non c'è pace per i pendolari
umbri, dopo un'estate di caos. Si apre una nuova settimana di
disagi, per oltre 40 treni verso la Capitale cambiano orari di
partenza e di arrivo, si allungano le percorrenze di quasi
un'ora, alcune tratte vengono sostituite con bus. Ancora una
volta una corsa a ostacoli per chi deve raggiungere l'ufficio,
andare all'università o fare una visita medica. Bloccare il
trasporto pubblico vuol dire isolare l'Umbria": così l'on. Anna
Ascani, Pd. "Occorrono una pianificazione seria, misure mirate e
risorse adeguate per i problemi cronici del comparto, risposte
per i lavoratori del settore e per i pendolari" aggiunge.
"Dal ministro Salvini, impegnato più nella propaganda che
nella gestione del suo settore di competenza, e dal governo
regionale - sostiene Ascani in una nota - fin qui è mancata
attenzione reale ai problemi che ogni giorno vivono gli umbri.
Le infrastrutture e il trasporto pubblico devono essere centrali
nel programma di chi guiderà la regione per i prossimi cinque
anni: con Stefania Proietti possiamo voltare pagina".
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