"Lo dico nel rispetto dei
magistrati che fanno liberamente, indipendente il loro lavoro,
se qualcuno, invece di essere in tribunale, si sente nella sede
di Rifondazione comunista, si tolga la toga, si candidi alle
elezioni e faccia politica": così il ministro delle
infrastrutture, Matteo Salvini, commentando la decisione dei
giudici del tribunale di Bologna che hanno rinviato alla Corte
di Giustizia europea il decreto del governo sui Paesi sicuri.
"Non possono esserci giudici che smontano la sera quello che
altri fanno la mattina" ha aggiunto. "Se hanno tanta passione
per tenere in Italia tanti clandestini e tanti delinquenti,
spalanchino le porte di casa loro, li ospitino nella casa loro"
ha detto ancora Salvini.
"Siamo anche stufi di lavorare, come ci chiedono i cittadini,
per portare più sicurezza, per avere poi qualche giudice
comunista, questo è, che ritiene che i confini non servano e che
le leggi non servano, e che ognuno ha diritto a fare quello che
vuole", ha sottolineato il ministro arrivando a Orvieto per
incontrare gli imprenditori di Confindustria.
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