Per il segretario umbro della Lega
Riccardo Augusto Marchetti "il risultato della Liguria è un
chiaro segnale che gli elettori, a un campo largo litigioso e
diviso su tutto, preferiscono l'unità e il buongoverno del
centrodestra". Secondo il quale "ora tocca all'Umbria".
"Quanto accaduto all'ex governatore Toti - sostiene
Marchetti - dimostra che c'è ancora parte della magistratura che
tenta di mettere toppe laddove non arriva la sinistra, e prova
anche a influenzare gli esiti politici, ma stavolta non gli è
riuscito e sono stati i cittadini a ristabilire la giustizia col
loro voto. I continui attacchi e le pressioni su Toti, che hanno
portato alle sue dimissioni, resteranno una delle pagine nere
scritte da una parte della giustizia italiana, nonché ulteriore
segnale dell'urgenza di riformarla radicalmente, un impegno che
questo Governo intende portare a termine. La Liguria ha scelto
di continuare a crescere senza lasciarsi condizionare né da una
certa magistratura né da un campo largo senza progettualità: ora
tocca all'Umbria. Il 17 e 18 novembre gli umbri saranno chiamati
a scegliere tra il buongoverno del centrodestra, capace di dare
alla nostra terra sempre più occasioni di sviluppo, e il campo
extralarge che paralizzerebbe la nostra regione con continui
'no' a tutto. Da una parte la concretezza e le competenze di un
centrodestra che in questi ultimi cinque anni ha dato prova di
saper costruire con l'obiettivo di rendere l'Umbria una terra
finalmente libera, dall'altra un campo extra large diviso su
tutto, che a fatica tiene insieme cattolici e sostenitori
dell'utero in affitto solo nel tentativo di riacquistare il
potere. E quando lo avevano - conclude Marchetti -, sappiamo
tutti com'è che l'hanno gestito".
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