"Fonderie Tacconi rispettano tutte
le regole ambientali e sanitarie. Rappresentano una realtà
economica ed occupazionale importantissima per il territorio":
il presidente della Commissione attività produttive e capogruppo
della Lega Umbria Valerio Mancini ricorda quanto emerso sul tema
nelle audizioni in Consiglio regionale. "Le ex Fonderie Tacconi
di Santa Maria degli Angeli rappresentano una realtà economica e
lavorativa importantissima per il territorio e la loro attività
rispetta tutti i parametri ambientali e sanitari e quindi per
l'incolumità pubblica previsti da severe normative vigenti e
attestati sia da Arpa che dall'Asl competente" aggiunge.
"In qualità di presidente della seconda Commissione
consiliare - sostiene Mancini in una nota - ho voluto
approfondire questo tema con un ciclo di audizioni, proprio per
verificare quanto un Comitato locale continuava a rimarcare
rispetto ai pericoli ambientali e quindi per la salute di cui
l'attività delle Fonderie sarebbe stata responsabile. In due
diverse audizioni, lo scorso 10 gennaio con i rappresentanti dei
lavoratori, la proprietà dell'azienda, il sindaco di Assisi,
Arpa, responsabili Asl Umbria 1 e l'assessore regionale Fioroni,
e successivamente il 7 febbraio con rappresentanti del Comitato
di 'Via Protomartiri Francescani' di Santa Maria degli Angeli, è
stato approfondito dettagliatamente l'argomento e abbiamo avuto
la prova che, dai rilevamenti effettuati dagli uffici preposti
all'igiene e sanità e dal Dipartimento di Prevenzione dell'Usl
Umbria 1, oltre che dall'Arpa, non risulta alcuno sforamento dei
parametri previsti e quindi nessun pericolo per la salute e
l'incolumità pubblica. È emerso in maniera inequivocabile che i
dati epidemiologici, e quindi emissivi, erano e rimangono
ampiamente sotto i valori consentiti, spesso addirittura
inferiori alla metà del limite. Ne consegue che le valutazioni e
le continue dichiarazioni del Comitato appaiono strumentali e
ideologiche, anche quelle rilasciate nel recente articolo
diffuso a mezzo stampa nel quale chiamano ancora una volta in
causa un'Azienda seria e rispettosa dell'ambiente e della
salute, che continua a garantire l'occupazione ad oltre 500
famiglie, ma che è m nuovamente costretta a puntualizzare la sua
correttezza lavorativa. La salute pubblica è senza dubbio la
proprietà assoluta, ma è del tutto pretestuoso continuare a
danneggiare un'azienda che, come dimostrano i monitoraggi, non
mette a repentaglio la salute dei cittadini e contribuisce in
maniera importante allo sviluppo economico della nostra regione.
La serietà di un'azienda che dà lavoro e rispetta l'ambiente,
non può continuare a essere messa in discussione con bugie,
soprattutto alla luce dei recenti fatti di cronaca dai quali
emerge che, a causa delle follie green dell'Europa, molte
aziende dell'automotive sono costrette a licenziare migliaia di
lavoratori: una realtà che dà lavoro nel rispetto dell'ambiente
non merita di essere bersaglio di falsità".
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