Per l'assessore regionale Paola
Agabiti la nuova legge regionale sul turismo fornisce "linee
guida per continuare un percorso di crescita dell'Umbria come
destinazione turistica unitaria". "Mi piace pensare che la legge
regionale in materia di turismo approvata allo scadere di questo
mandato, rappresenti un ideale passaggio di testimone per chi si
occuperà in futuro di turismo in Umbria e che potrà, non
soltanto partire degli straordinari risultati raggiunti
dall'amministrazione regionale, ma anche giovarsi di uno
strumento normativo operativo per continuare nel percorso di
crescita di questo modello Umbria di cui andiamo tutti
profondamente orgogliosi ha aggiunto rispondendo all'ANSA.
"In questo cinque anni - ha sottolineato l'assessore -
abbiamo puntato strategicamente sul turismo ritenendolo
fondamentale ai fini di un compiuto ed integrale sviluppo
dell'Umbria. I risultati, mai raggiunti prima, sono frutto non
solo di impegno e di lavoro, di investimenti e di promozione
mirata, ma soprattutto di una visione che ha saputo cogliere gli
elementi e i fattori di competitività di un settore per troppo
tempo non valorizzato, nonostante potenzialità straordinarie.
Nell'ambito di una visione organica e con lo scopo non tanto di
consolidare quanto fatto, ma principalmente di accompagnare la
regione per il futuro nel virtuoso percorso di crescita avviato,
occorreva dotarsi di uno strumento normativo che fosse in linea
con i tempi, con le nuove esigenze e con le mutate condizioni
del mercato turistico e soprattutto che fosse coerente con le
linee e gli indirizzi strategici in materia di politiche di
turismo delineati in questi anni che ci hanno consentito di
divenire una Regione di riferimento, creando un vero e proprio
modello Umbria. Da qui nasce l'idea di una nuova legge regionale
in materia di turismo che abrogasse e sostituisse integralmente
la normativa attualmente vigente. L'iter non è stato breve anche
per la volontà di accompagnarlo con un percorso di forte
partecipazione per restituire un testo che fosse il più
possibile aderente con le necessità espresse da chi lavora sul
territorio. Territorio quello umbro, che deve essere inteso come
destinazione turistica unitaria, così come è stato promosso
attraverso le campagne promozionali che hanno registrato un
successo crescente negli anni.
La legge approvata parte da questo assunto e istituzionalizza il
nuovo marchio Umbria. Una regione la nostra, individuata come
destinazione turistica unitaria che si dota anche di un segno
identificativo di qualità che potrà essere assegnato su base
volontaria. In questa prospettiva è stata ridisegnata la
governance del sistema turistico, rafforzando anche il ruolo di
programmazione, indirizzo, coordinamento e controllo della
Regione, ridefinendo ruoli e funzioni in un'ottica di maggiore
efficacia ed efficienza dell'azione pubblica. Altro aspetto
assolutamente innovativo è il titolo dedicato al turismo lento,
esperienziale, sostenibile e accessibile, con una rilevanza
specifica data anche al sistema regionale della rete degli
itinerari e dei percorsi del turismo lento e sostenibile, ai
cammini e all'ospitalità del camminatore.
La Regione ha lavorato in questi anni proprio in questa
direzione, tanto che l'Umbria è divenuta un punto di riferimento
internazionale proprio del turismo lento ed esperienziale. È un
nostro punto di forza su cui occorre ulteriormente costruire per
promuovere un aspetto che - conclude Agabiti - ci identifica e
ci rende unici".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA