"Lega e Forza Italia abbandonano
l'Aula sull'ultimo atto dell'ultimo Consiglio della legislatura
e cade il numero legale. La maggioranza va in pezzi su uno dei
temi principali della campagna elettorale della Tesei: la
gestione del ciclo dei rifiuti e la localizzazione
dell'inceneritore": lo sottolinea in una sua nota Thomas De
Luca, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, in merito a
quanto accaduto durante la riunione dell'Assemblea legislativa
dell'Umbria.
"E' l'ultimo vergognoso epilogo - commenta - di questa
legislatura".
"In discussione - spiega De Luca - c'era la legge Carissimi
(Lega) su rifiuti ed economia circolare, dopo tre anni e mezzo
di commissioni approdata in Aula all'ultimo momento utile. Un
atto di decoro e civiltà, approvato all'unanimità da Prima e
Seconda commissione, al di là delle diverse appartenenze
politiche, che garantiva semplicemente all'Umbria di allinearsi
alla normativa europea e nazionale sul ciclo dei rifiuti.
Politiche di riduzione, raccolta differenziata, azioni volte a
garantire un sistema virtuoso. Prima ha abbandonato l'Aula la
presidente Tesei (Lega), poi l'assessore Roberto Morroni (FI),
poi il presidente della Seconda Commissione Valerio Mancini
(Lega) e poi via, via tutti i membri di questi partiti ad
esclusione del consigliere Rondini, dello stesso Carissimi e di
Fratelli d'Italia".
"Dopo decine e decine di ore di audizioni con associazioni,
gestori, portatori d'interesse, quando si tratta di metterci la
faccia - aggiunge De Luca - la maggioranza scappa. Non possono
parlare di decoro, non possono parlare di futuro. L'ultimo
vergognoso atto di questa legislatura segna la fine della destra
in Umbria. È evidente come la maggioranza abbia agito su
commissione dimostrando tutto quello che abbiamo sostenuto a
gran voce fino ad oggi: il livello minimo di civiltà nella
gestione del ciclo dei rifiuti, la raccolta differenziata e le
buone pratiche di riduzione mettono a repentaglio i piani di chi
vuole l'inceneritore in Umbria. Creano debiti per generazioni,
inquinamento, inefficienze solo per alimentare questo impianto.
Parafrasando Winston Churchill, la destra poteva scegliere tra
il disonore e la sconfitta, ha scelto il disonore ed avrà la
sconfitta".
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