Il segretario regionale Lega
Umbria, Riccardo Augusto Marchetti e la vice presidente
dell'Assemblea legislativa Paola Fioroni, prima firmataria
dell'atto, esprimono soddisfazione per l'approvazione in
Consiglio regionale della legge sulla famiglia.
"La Lega mantiene le promesse, è stata approvata in Consiglio
regionale la legge sulla famiglia che introduce importanti
modifiche all'attuale testo unico in materia di sanità e servizi
sociali. Con questo atto - spiega Marchetti - la famiglia torna
al centro delle politiche della Regione Umbria che si dota di
uno strumento fondamentale per combattere la crisi demografica.
Viste le finalità di questo documento ci aspettavamo una
risposta unanime, invece registriamo le solite polemiche della
sinistra schierata con le lobby Lgbt e sempre più lontana dalle
reali esigenze dei cittadini. Una sinistra radicata su posizioni
estremiste, che vede nella famiglia naturale riconosciuta dalla
Costituzione italiana un nemico da combattere nel nome degli
interessi ideologici di pochi".
"A questo proposito - prosegue Marchetti - mi chiedo quale
sia la posizione di Stefania Proietti, candidata alle prossime
elezioni regionali in rappresentanza di un campo largo dove il
desiderio di poltrone funge da collante per tenere insieme
l'estrema sinistra con forze più moderate che hanno espresso
parole di apprezzamento nei confronti di questa legge. Chi come
la Proietti si è presentata alla cittadinanza citando il Cantico
delle Creature e facendosi portavoce del messaggio di San
Francesco che si ispira ai valori cattolici, da che parte
intende schierarsi? Con chi vorrebbe utero in affitto e
genitore1 e genitore2 o con l'ala cattolica e moderata della
sinistra?".
Sui caratteri principali della legge è intervenuta Paola
Fioroni: "Il calo demografico è una delle tante criticità che
abbiamo ereditato dalla sinistra insieme all'isolamento
infrastrutturale, le liste di attesa, i debiti nel trasporto
pubblico, il disastro Monteluce, il fallimento delle Comunità
Montane e molto altro ancora. Come abbiamo fatto in tutti i
comparti, ci siamo rimboccati le maniche per cercare di dare
risposte concrete in un quinquennio caratterizzato dalla
pandemia e dalla guerra. Quella approvata in Aula è una riforma
storica, condivisa in totale sinergia con il mondo
dell'associazionismo regionale, coinvolto a più riprese anche
nell'ambito della commissione regionale, frutto di un impegno
congiunto con le forze di centrodestra e con la Giunta
regionale, appoggiata anche da tante espressioni della società
civile".
"Obiettivo della legge - ha spiegato Paola Fioroni - è
sostenere le funzioni della famiglia e promuovere la formazione
di nuclei familiari, rimuovendo gli ostacoli di ordine sociale,
culturale ed economico che impediscono le nuove nascite
attraverso nuovi finanziamenti e rendendo strutturali fondi e
finanziando nuove misure per un ammontare complessivo di 30
milioni, con una particolare attenzione all'armonizzazione dei
tempi di vita personale e professionale per agevolare
l'organizzazione familiare.
E' prevista l'istituzione del 'Dipartimento per la famiglia' -
sottolinea Fioroni - un organismo con funzioni propositive, di
coordinamento e di monitoraggio delle politiche trasversali in
favore della famiglia, nonché di valutazione degli effetti
prodotti dagli interventi previsti nel Piano triennale
regionale. Maggiore attenzione viene riservata alla tutela dei
minori, alla genitorialità, alla natalità, all'informazione e
alla formazione delle coppie e dei nuovi nuclei familiari, al
supporto delle famiglie monoparentali, quelle numerose, famiglie
separate, divorziate o adottive, al sostegno
dell'Associazionismo familiare, alla tutela della vita fin dal
concepimento".
"Tra le varie misure - spiega Fioroni - viene introdotto il
sostegno alla natalità come misura strutturale anche per le
famiglie adottive e il sostegno alle gestanti e alle madri in
difficoltà, alla genitorialità anche in caso di separazione e
divorzio. Si prevede, inoltre, il sostegno per la cura delle
persone anziane, non autosufficienti e con disabilità e viene
istituito il fondo regionale di solidarietà in favore dei figli
orfani".
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