Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge che istituisce il Parco ambientale per lo sviluppo sostenibile della laguna di Orbetello. I sì sono stati 144, un senatore si è astenuto e nessuno ha votato contro.
Il Parco ambientale sarà gestito da un consorzio, con sede nel comune di Orbetello, al quale partecipano il Ministero dell'ambiente, la Regione Toscana, la Provincia di Grosseto, il Comune di Orbetello e il Comune di Monte Argentario. L'articolo 9 del Ddl individua le entrate del consorzio, tra le quali rientrano i contributi ordinari annuali del Mase, pari a 479.641 euro per l'anno 2025 e a 499.641 euro annui a decorrere dall'anno 2026, della Regione Toscana e degli altri enti consorziati, determinati in misura proporzionale alle rispettive quote di partecipazione. Entro 150 giorni, dalla data di entrata in vigore della legge, il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, con proprio decreto e previa intesa con gli altri enti consorziati, approverà lo statuto del consorzio che individuerà l'estensione del Parco.
"L'approvazione di questo Ddl, avvenuto in tempi rapidi e con ampia convergenza politica, dà finalmente una risposta concreta per la salvaguardia della laguna. Il Mase ha seguito con molta attenzione questa vicenda, io stesso mi sono recato sul posto confrontandomi con le autorità locali e con i parlamentari che hanno seguito l'iter per l'istituzione del parco. Esprimo perciò particolare soddisfazione per il risultato raggiunto, che denota una visione di lungo periodo". E' quanto dichiara in una nota Claudio Barbaro, sottosegretario all'ambiente e alla sicurezza energetica in merito all'approvazione oggi in Senato del Ddl che istituisce il 'Parco ambientale per lo sviluppo sostenibile della laguna di Orbetello', già approvato dalla Camera dei Deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati primi firmatari Marco Simiani (Pd); Francesco Battistoni (Fibp); Fabrizio Rossi (Fdi); Ilaria Fontana (M5S).
"La laguna di Orbetello, ecosistema tra i più importanti d'Italia, particolarmente delicato, fragile e vulnerabile ha subito danni incalcolabili di recente - ha ricordato in una nota Barbaro -. Si tratta di un'area di formidabile pregio ambientale, sottoposta a numerosi ed eterogenei rischi; ciclicamente il territorio patisce danni ed evidentemente le varie forme di tutela, pur presenti, non sono state fino ad ora sufficienti a preservare e proteggere fino in fondo questo inestimabile patrimonio naturalistico. Adottare interventi spot per tamponare la situazione non è mai risolutivo".
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