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Un Martinez (Josep) para, un Martinez
(Lautaro) segna, l'Inter batte il Genoa e quantomeno per una
notte torna in vetta alla classifica, aspettando il Napoli
domani. Ma quella contro i rossoblù è stata tutt'altro che una
passeggiata di salute per i nerazzurri, che anzi a lunghi tratti
mostra il suo volto peggiore, tra ritmi bassi e tanti errori
tecnici. Poi però l'uomo che risolve tutti i problemi è sempre
il solito, ovverosia Lautaro Martinez, che con una zuccata su
corner regala i tre punti a Simone Inzaghi. Dall'altra parte,
invece, l'altro Martinez interista, all'esordio in nerazzurro
dopo l'infortunio di Sommer, interviene con un paio di
interventi decisivi per mantenere inviolata la porta. Massimo
risultato col minimo sforzo, verrebbe da dire, mandando un
messaggio anche al Napoli verso lo scontro di sabato prossimo al
Maradona. L'Inter parte in spinta, propositiva e con ritmi alti.
Il problema, che poi sarà lo stesso per tutta la partita, è la
scarsissima qualità mostrata negli ultimi trenta metri, con
errori fin banali per una squadra del livello dei nerazzurri.
Così, dopo un avvio convincente, la squadra di Inzaghi a poco a
poco esaurisce la sua spinta, lasciando prendere coraggio e
convinzione al Genoa, che va al tiro per prima con una
conclusione di Miretti rimpallata in area. Dall'altra parte,
invece, l'Inter non crea nulla, fatica ad avvicinarsi con
pericolosità alla porta avversaria, tanto che Leali non si
sporca nemmeno i guanti. Come se non bastasse, Inzaghi perde
anche Correa, finito ko per un trauma distorsivo al ginocchio
sinistro lasciando il posto a Taremi a inizio ripresa.
L'intervallo non scuote l'Inter, che anzi esce dagli spogliatoi
sempre con lo stesso ritmo lento e con la stessa caterva di
errori tecnici. Su uno di questi, Dumfries regala palla ad
Ekhator che lancia Miretti, costringendo Acerbi ad una super
chiusura all'ultimo istante. Inzaghi prova a rianimare i suoi
con i cambi, inserendo Zielinski e Calhanoglu. Proprio il turco
poco dopo il suo ingresso serve Barella che dal limite lascia
partire un gran destro, che però centra in pieno l'incrocio dei
pali. Ma anche il Genoa crea la sua migliore occasione, quando
sugli sviluppi di un corner il neoentrato Ekuban colpisce di
testa da solo davanti a Martinez ma lo spagnolo è abile a
chiudere lo specchio della porta in uscita. Passato lo spavento,
l'Inter passa. E lo fa nell'unico modo in cui avrebbe potuto
sbloccare, ovverosia da calcio da fermo. Su corner di
Calhanoglu, ci pensa capitan Lautaro Martinez a spingere dentro
il pallone di testa con l'aiuto anche di un tocco del rossoblu
Masini, facendo esplodere i quasi 70mila di San Siro con il suo
primo gol al Genoa da quando veste la maglia nerazzurra. I
rossoblu si spingono in avanti e l'Inter crea anche la palla per
il raddoppio, ma Taremi da dentro l'area piccola calcia addosso
a Leali. E poi ancora, Darmian e Lautaro sprecano una clamorosa
opportunità da soli davanti al portiere. Non bastasse,
l'argentino dopo un bel sombrero si invola ma trova ancora
Leali. Il classico gol sbagliato-gol subito non c'è, stavolta,
perché nel finale l'Inter controlla l'assalto del Genoa: quanto
basta per tornare a riassaporare, almeno per una notte, l'aria
in vetta alla classifica.
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