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In evidenza
In evidenza
(di Giorgio Gosetti) Per tutti gli
amanti del cinema, per l'immagine del Ventesimo secolo, per chi
come Sophia Loren e' stata divina nella vita e resta
l'incontrastata star del cinema italiano, ma anche una delle
stelle piu' brillanti del firmamento di Hollywood, il giorno del
suo compleanno, il 20 settembre, resta una "giornata
particolare". Loren festeggerà a Roma i suoi primi 90 anni
venerdì. Per l'occasione il Ministero della cultura, insieme a
Cinecittà, ha previsto una serata speciale, interamente a lei
dedicata in uno dei templi della cinefilia italiana, a Roma. Una
serata strettamente privata con ospiti e contributi da tutto il
mondo per farle gli auguri. Insieme alla sua famiglia la diva ha
confermato la sua presenza e riceverà uno speciale
riconoscimento da parte del sottosegretario Lucia Borgonzoni
accompagnata dalla presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia.
Sarà in verità solo la prima tappa di un articolato omaggio in
programma oltre oceano da parte di Cinecittà che annuncia una
sua retrospettiva al Lincoln Center di New York e poi, a
novembre, al museo dell'Academy a Los Angeles. La vita di Sophia
Loren e' ormai leggenda, dall'infanzia stentata a Pozzuoli sotto
la guida della ferrea mamma Romilda Villani che la vede come il
riscatto delle occasioni perdute (doveva andare a Hollywood ma
rimase incinta), ai primi passi sui rotocalchi e nei fotoromanzi
fino al Premio Miss Eleganza creato per lei al concorso di Miss
Italia nel 1950. Strano a dirsi per un'attrice che meglio di
chiunque altro ha incarnato la "napoletanita'" come essenza
della vita e cultura di strada dai valori universali, Sofia
Villani Scicolone, è nata a Roma il 20 settembre 1934, figlia
del marchese siciliano Riccardo Scicolone Murillo, che riconobbe
la bimba ma non sposo' mai Romilda. La sua carriera nel cinema
ha tappe tanto precise quanto note: dapprima una quindicina di
piccoli ruoli a fianco dei mostri sacri dell'epoca (memorabile
la sua apparizione senza veli in "Due notti con Cleopatra" con
Alberto Sordi); poi il concorso di bellezza che la fa notare al
produttore Carlo Ponti e il contratto di esclusiva che per lui
firma nel 1951: sette anni per diventare una diva internazionale
prima col nome di Sofia Lazzaro e poi come Sophia Loren. Il
primo film che fara' storia e' "Carosello napoletano" di Ettore
Giannini poi a fianco di Toto' in "Tempi nostri" (Alessandro
Blasetti), per approdare all'incontro con il suo partner
irripetibile, Marcello Mastroianni in "Peccato che sia una
canaglia" ancora di Blasetti e infine con il suo vero
pigmalione, Vittorio De Sica, in "L'oro di Napoli" tutti nel
1954. Per la Loren quello restera' l'anno memorabile e da li'
parte tutto: il suo personaggio, la sua icona, la sua anima
d'attrice. Dopo essere diventata una diva italiana, una
"maggiorata" degna di rivaleggiare con Gina Lollobrigida di cui
prende il posto nel terzo episodio della trilogia "Pane amore
e..." (Dino Risi, 1956) arriva per lei il successo
internazionale grazie alla celebre copertina di "Life" che la
incorona come emblema della bellezza mediterranea. Carlo Ponti
(che nel frattempo convive con lei dando scandalo perche' non
puo' divorziare dalla prima moglie secondo la legge italiana) la
accompagna nell'avventura a Hollywood dove trovera' partner come
Cary Grant (amico fedele e assiduo quanto sfortunato
corteggiatore), Frank Sinatra, John Wayne, William Holden, Tony
Perkins e perfino Marlon Brando. Nonostante una lunga e
fortunata stagione americana in cui si confronta da pari a pari
con le dive piu' popolari come Marilyn Monroe, Liz Taylor,
Ingrid Bergman, e' tornando a casa che ottiene la consacrazione
mondiale. Ed e' di nuovo grazie ai due soli uomini che nella
vita ha tenuto nel cuore oltre al marito: Vittorio De Sica che
le fa vincere l'Oscar per "La ciociara" (1962) e Marcello
Mastroianni con cui farà coppia fissa in ben 15 film. I tre si
ritrovarono tutti insieme sul set di "Ieri, oggi, domani" del
'63 e portarono il film fino all'Oscar per il miglior film
straniero e poi in "Matrimonio all'italiana" dell'anno
successivo. La lista dei suoi film indimenticabili e'
lunghissima, ma un capitolo a parte meriterebbe "Una giornata
particolare" del 1977 quando Ettore Scola la rimette a fianco di
Mastroianni per quello che resta forse il piu' bel film sul
fascismo nella storia del cinema italiano. Altrettanto lunga e'
la lista dei premi conquistati in circa 60 anni di attivita':
dall'Oscar alla carriera del 1991 ai 10 David di Donatello,
dalla Coppa Volpi del 1958 ("Orchidea nera" di Martin Ritt) alla
Legion d'onore del '91, dall'Orso d'oro del '94 al Leone d'oro
alla carriera del '98. Ma i riconoscimenti sono talmente tanti
che nel 2009 e' entrata nel Guinness dei primati come l'attrice
italiana piu' premiata di sempre ed è stata coronata nel 2021
dall'ovazione ai David, premiata per il suo ultimo film "La vita
davanti a sè" (diretto dal figlio Edoardo e vincitore all'Oscar
per la migliore canzone, di Laura Pausini). Nello stesso anno
riceve anche il Nastro di platino dei giornalisti di cinema. Se
la sua vita privata e' sempre stata improntata alla massima
riservatezza (moglie esemplare, madre felice di Carlo Jr. e
Edoardo, nonna di quattro nipotini), quella pubblica e' stata
burrascosa: dall'ingenuo flirt giovanile con Achille Togliani
all'accusa di concubinato per la sua storia d'amore con Ponti
fino al cambio forzato di cittadinanza (divenne francese per
poter sposare l'uomo della sua vita) e alle accuse di evasione
fiscale in cui difese a spada tratta il marito seguendolo
nell'esilio americano. Né le è mancato un arresto per frode
finanziaria che le costo' 17 giorni di prigione a Caserta salvo
poi essere interamente scagionata nel successivo giudizio
penale. L'abbiamo amata in 97 film e oltre 120 volte è apparsa
nel ruolo di se stessa, compreso il cortometraggio "Cosa farebbe
Sophia Loren" di Ross Kauffman proposto da Netflix nella
primavera del 2021 e il bel documentario di Marco Spagnoli del
2022. Oggi salutiamo in lei una donna e una diva che non è
possibile separare, tanto ha dedicato al cinema tutta se stessa,
portando sullo schermo la sua indole, la sua fierezza, la sua
umanità.
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