"Non è il ministro che dichiara
inopportuno il mio linguaggio ma è il ministero, precisazione
essenziale". Il presidente della Regione Lombardia Attilio
Fontana, intervistato da Tgcom 24, ritorna sulla polemica a
distanza con il ministero della Salute per la classifica sui
livelli essenziali di assistenza garantiti dalle Regioni. "Non è
neanche vero che la sanità è stata bocciata. Ma non era la
classifica che mi ha fatto inviperire - ha aggiunto Fontana - ma
il fatto che siano stati usati parametri assolutamente
inaccettabili e criticabili e che ogni tanto si inseriscono e
ogni tanto no".
"La cosa più grave - ha aggiunto il governatore - è che noi
avevamo già fatto rilevare ai burocrati del ministero come ci
fossero anomalie in questi parametri e la risposta è stata
'ormai il conto è stato fatto e non possiamo più tornare
indietro', una situazione inaccettabile che non risponde
all'esigenza di chiarezza e di far conoscere la reale
situazione".
Fontana ha sottolineato che la Lombardia ha ricevuto una
penalizzazione "in merito a una questione legata al ricovero di
1400 ragazzi malati o di asma o di gastroenterite, la
contestazione assurda è che li abbiamo ricoverati e non avremmo
dovuto farlo. Fare una valutazione di questo genere per 1400
ricoveri rispetto a un milione e 350mila ricoveri che facciamo
ogni anno - ha spiegato - mi sembra una cosa inopportuna e
inappropriata che non risponde alle esigenze di essere chiari".
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