Tutti i gruppi armati all'infuori
dell'esercito nazionale sono stati dichiarati fuori legge in
Siria. Lo ha deciso la Conferenza sul dialogo nazionale siriano
tenuta oggi a Damasco.
Nella dichiarazione conclusiva della conferenza si afferma
che i partecipanti hanno chiesto "un monopolio sulle armi da
parte dello Stato, la creazione di un esercito nazionale
professionale e il considerare tutte le formazioni armate al di
fuori delle istituzioni ufficiali come gruppi fuori legge", un
riferimento implicito alle forze guidate dai curdi e ad altre
fazioni che si sono rifiutate di deporre le armi dopo il
rovesciamento di Bashar al-Assad.
La Conferenza del dialogo nazionale, aperta ieri, è
un'iniziativa delle autorità di fatto al potere in Siria dall'8
dicembre scorso dopo la caduta del regime della famiglia Assad.
Secondo l'agenzia governativa siriana Sana, alla conferenza
partecipano circa quattromila persone, invitate dalla
Commissione preparatoria per il dialogo nazionale composta da
sette membri, tra cui due donne.
Secondo i media siriani, la Conferenza per il dialogo è un
primo passo verso consultazioni a livello nazionale per la
scrittura della nuova Costituzione del Paese, rimasto per circa
60 anni dominato dal partito unico Baath e per 54 anni
controllato dagli Assad e da una serie di clan a essi alleati.
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