Cinquantadue perquisizioni delegate
dall'Autorità Giudiziaria in tutta Italia nei confronti di
cittadine georgiane, 19 arrestate e 17 denunciate in stato di
libertà. E' il risultato di un'indagine della Squadra Mobile
della Questura di Udine sul soggiorno illegale nel territorio
nazionale di decine di badanti trovate con documenti falsi.
L'attività investigativa, coordinata dalla Procura della
Repubblica di Udine, è stata avviata nei mesi scorsi a seguito
di alcune segnalazioni ricevute dagli Uffici territoriali delle
Agenzie delle Entrate, dove era stato segnalato un notevole
accesso agli uffici di donne, apparentemente di nazionalità
georgiana, che si presentavano pero' come cittadine comunitarie,
esibendo documenti di identita' validi per l'espatrio di paesi
dell'Unione Europea, in particolare Slovacchia, Polonia e
Lituania. La presentazione di questi documenti consentiva di
ottenere alle donne il codice fiscale comunitario per poter
accedere al mondo del lavoro, in particolare nel circuito delle
agenzie delle badanti, e godere di benefici giuridici, fiscali e
sanitari, aggirando le norme che regolano l'ingresso e la
permanenza nel territorio nazionale dei cittadini
extracomunitari. Le donne successivamente si erano poi spostate
in diverse province, dove avevano con maggior facilita' trovato
lavoro. L'attivita' di indagine ha portato all'esecuzione
delle perquisizioni, di cui 14 in provincia di Udine, 6 in
quella di Pordenone e le altre nelle province di Bolzano,
Venezia, Gorizia, Pistoia, Firenze, Torino, Lecce, Latina,
Varese, Belluno e Prato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA