"Una cosa è chiara: oggi nel tennis
siamo la nazione più forte del mondo, siamo i numeri uno". Lo
afferma il presidente della Federazione tennis e padel (Fitp)
per celebrare, a SuperTennis, il secondo trionfo di Jannik
Sinner all'Australian Open, che precede un altro record storico
per il nostro tennis. Domani, infatti, per la prima volta, ci
saranno undici italiani tra i primi cento giocatori del mondo
nel ranking Atp.
Quella di Sinner, sottolinea Binaghi, "è stata la partita
della consacrazione di un grande campione. Zverev ha detto la
cosa più giusta alla premiazione: Jannik è nettamente più forte
di tutti, una spanna sopra gli altri. Ora dovrà dimostrarlo
anche sulla terra: gli Internazionali potrebbero diventare
un'apoteosi. Nessun obiettivo gli è precluso, compreso quello di
vincere il Grande Slam". Ma oltre a Sinner, tutto il movimento è
in salute più che mai. "Abbiamo vissuto un grandissimo inizio di
stagione: Sonego ha raggiunto i quarti, Musetti ha giocato
ottimi incontri, i nostri ragazzi hanno perso partite importanti
per pochi punti. Ripartiamo come nel 2024 e non era facile
confermare la vittoria in singolare e la finale in doppio".
Di un Sinner "straordinario" parla anche il capitano
dell'Italtennis, Filippo Volandri: "E' uscito bene da una
settimana con qualche difficoltà e ha fatto una grandissima
finale. E' incredibile che continui a migliorare in tutto
nonostante sia già il numero uno al mondo - afferma l'ex
tennista - e che riesca a godersi appieno e a gestire qui
momenti difficili di un match che per tanti altri sono invece
solo motivo di preoccupazione. Ce lo dobbiamo godere e tenere
stretto".
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