"Lo sport secondo me riflette
un'ingiustizia, quando conviene i figli dei migranti diventano
italiani, quando non conviene invece no. Se è un buon giocatore
o una buona giocatrice vedrete che diventerà italiano e firmano
tutti, anche i partiti contrari saranno d'accordo". Così Julio
Velasco, ct della nazionale femminile di pallavolo, a margine
del Premio Mecenate dello Sport - Varaldo di Pietro. "Cosa si
può fare? Bisogna chiedere ai politici. Io sono di questa idea,
deve esistere uno Ius tutto, Ius soli, scholae, sport. Nel mondo
di oggi un ragazzo che nasce, studia e lavora in Italia deve
essere italiano", ha concluso.
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