Da Ceccon a Paltrinieri, passando per
Raimondi e Gilli: nella sala autorità dello stadio Olimpico,
per la serata "Meravigliosi", ci sono tutti gli eroi del nuoto
azzurro di Parigi '24. Quarantadue le medaglie vinte in totale
tra Olimpiadi e Paralimpiadi, tanti gli acuti d'oro come quelli
di Martinenghi e Ceccon. "L'unico vero rimpianto resta la
pallanuoto", dice il presidente Fin, Paolo Barelli. Parole al
miele per Paltrinieri: "Lui sta nel paradiso, nell'Olimpo del
nuoto. É un eroe dello sport italiano e ha voglia di andare
avanti". La passerella dell'Olimpico si arricchisce non solo di
atleti, ma anche di rappresentanze Coni, Sport e Salute e Comune
di Roma, ma a prendersi la scena é sempre chi a Parigi é sceso
in vasca. Perché come stamattina al Quirinale ci sono anche i
quarti posti dei Giochi e il nuoto azzurro ne conta sette, più
di chiunque altra federazione. Ma sintomo anche di uno stato di
salute del movimento che sta bene. Il più famoso è stato quello
di Benedetta Pilato. "Il movimento del quarto posto forse è
veramente un po' partito da me. Ma spero non sia passato il
messaggio dell'accontentarsi, ma solo di essere fieri del
proprio lavoro", ha spiegato la ranista azzurra. Chi invece la
medaglia, e d'oro, l'ha vinta é Martinenghi. "Ma è un successo
che mi fa nuotare con ancora più leggerezza", dice l'azzurro che
scherza con l'altro oro della spedizione parigina, Ceccon. Le
conclusioni sono affidate al capitano italiano del nuoto che per
ora non scioglie le riserve su Los Angeles, ma che vede nella
squadra azzurra un gruppo fortissimo: "Oggi c'è un bel mix tra
giovani ed esperti che tengono alto il morale del gruppo,
portano freschezza".
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