"Una serata di festa? No, questa
prestazione ne merita molte di più": così il neo campione del
mondo dell'inseguimento su pista, Jonathan Milan che ai mondiali
in Danimarca ha stabilito anche il nuvo primato mondiale. "Non
ci siamo fatti distrarre dal record del mondo di Charlton di
questa mattina - ha aggiunto il friulano prima di salire sul
podio - abbiamo cercato solo di rispettare la tabella di marcia
che ci eravamo prefissati e le cose sono andate alla grande".
"Fin dalle qualifiche ho cercato di dare il massimo - ha
aggiunto - Prima della finale non ero così sicuro di farcela. Il
tempo di Charlton era incredibile e sono ancora incredulo di
averlo battuto. Ho pensato soltanto alla pista e alla tabella
che ci eravamo dati con Villa. Sono forse partito troppo forte
ma a quel punto non potevo rallentare e ho spinto fino alla
fine. Non pensavo di battere il record, nel senso che non era
l'obiettivo primario. Quando sei in finale pensi a portare a
casa l'oro. Però contro un avversario così dovevo fare qualcosa
di eccezionale."
Soddisfatto, e anche commosso, il ct azzurro Marco Villa:
"Oltre alla prestazione di stasera, su cui c'è poco da dire, il
merito di Jonathan è stata la costanza. Si è avvicinato a queste
specialità della pista avendo davanti a lui un fenomeno come
Filippo Ganna; una rivalità interna che ha spinto entrambi a un
livello eccezionale, tanto da avere due atleti in grado di
abbattere il muro dei 4′ nell'inseguimento".
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